La situazione Covid a Randazzo resta sempre ottimale, guardando i numeri negli altri Comuni, ma quanto accaduto dimostra non solo come il contagio si evolva in maniera imprevedibile, ma come i numeri rischino sempre di aumentare. Dopo l‘annuncio che “Randazzo era quasi Covid free” con appena sei casi e 320 alunni dichiarati tutti negativi, un contagio avvenuto in un unico nucleo familiare ieri ha fatto scattare l’allarme. Un anziano, capostipite di una famiglia numerosa, ha accusato dei sintomi. I medici lo hanno subito sottoposto a tampone riscontrando la presenza del Covid. A questo punto tutti in famiglia sono stati sottoposti a test ed in 10 sono risultati positivi. Ad eccezione dell’anziano sono tutti asintomatici e questo ha finito per allarmare tutti coloro che hanno avuto contatti. Una giustificata preoccupazione che ha travolto anche il mondo della scuola, perché una classe della scuola elementare “Don Milani” e tre dell’Istituto comprensivo “De Amicis” sono finite in quarantena. «Questo dimostra – afferma il sindaco Francesco Sgroi – quanto sia facile essere contagiati dal Covid e come sia importante adottare sempre tutte la precauzioni che ormai conosciamo benissimo. Se si abbassa la guardia anche in un Comune come Randazzo, quasi libero dal Covid, i casi possono aumentare».
Intanto ieri altri alunni sono stati sottoposti a tampone, ma fortunatamente sono risultati tutti negativi. «Un dato confortante – aggiunge il sindaco – l’augurio è di riuscire ad isolare questo piccolo focolaio prima che il virus si diffonda. Per questo chiedo ai miei concittadini attenzione e soprattutto grande senso di responsabilità». Intanto ieri Randazzo è diventata occasionalmente sede per le vaccinazioni. Alcuni vigili del fuoco, infatti, hanno ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. Numeri ancora in discesa intanto a Bronte. I positivi sono 65, quando giovedì erano 71. Inoltre scende sotto la soglia dei 100 il numero delle persone in isolamento che sono 96. Il trend positivo viene guardato con fiducia, ma anche con prudenza, sperando nella campagna vaccinale. E ieri anche nell’ospedale di Bronte ha avuto inizio la fase 2 del programma di vaccinazione che prevede la somministrazione dei vaccini agli ultraottantenni. Fonte “La Sicilia” del 21-02-2021