Resta ancora “nera” la zona tra Bronte e Maletto, a causa della cenere dell’Etna, piovuta sui due comuni, arrivando fino a Maniace e Cesarò. Ieri, per fortuna, il fenomeno non si è ripetuto, e questo ha permesso di pulire molte strade e terrazze e balconi dalla polvere, che se non viene rimossa, riesce a otturare scarichi e pluviali, causando danni enormi. Meno problematica la situazione di Maniace, dove la cenere è arrivata, ma non in grande quantità, come a Bronte. Nella città del pistacchio, il sindaco ha emanato un’ordinanza in cui limita la velocità dei veicoli nel territorio comunale a 30 km/h e impone il divieto di circolazione a motoveicoli, ciclomotori e veicoli a due ruote, fino alla cessazione del pericolo causato dalla presenza della cenere vulcanica. Inoltre, oltre a continuare la pulizia di alcune strade, è iniziata la raccolta della cenere deposta fuori dai cittadini, che proseguirà anche nei prossimi giorni. Anche a Maletto il sindaco ha emanato un’ordinanza simile, con la differenza che la velocità dei veicoli è limitata a 20 kmh, sia per la maggiore quantità di cenere caduta, sia per la presenza di salite più strette e ripide.
Anche ieri la rimozione della cenere con l’ausilio di mezzi meccanici e di personale del Comune è continuata. In mattinata, anche gli operatori ecologici si sono dedicati alla raccolta della cenere, liberando gran parte del paese del brutto fardello, ma ci vorrà ancora qualche giorno per tornare alla normalità. «Stiamo lavorando per finire prima possibile – ha dichiarato il sindaco Pippo De Luca – mettendo in campo tutte le risorse possibili presenti in paese, ringrazio tutti i cittadini e chi sta lavorando, per la grande pazienza dimostrata e per la collaborazione». Ieri pulizia anche sulla Ss 284, con l’Anas che a distanza di un giorno, ha pulito la statale con l’ausilio di spazzatrici. Anche stavolta l’intervento non è stato celere, in quanto è passato quasi un giorno prima che si provvedesse a rimuovere un serio pericolo per la circolazione specie nei pressi di Maletto. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 25-02-2021