Il centro storico della medievale cittadina, con le dovute proporzioni, in questi giorni non è stato diverso dai Navigli e dalla Darsena a Milano, e allora i carabinieri della Compagnia sono intervenuti, elevando 26 sanzioni di 400 euro ciascuna, 24 a persone perlopiù giovani per assembramento e 2 a esercenti che dovevano cercare di evitarlo. Potrebbe essere riassunta cosi una notizia che ha sconvolto lo scorso sabato sera randazzese, se non fosse che quanto accaduto evidenzia ancora una volta una certa superficialità nel rispettare le norme contro il Covid che mette a rischio la salute e l’economia di tutti. I militari, nelle settimane scorse avevano notato nel centro storico, soprattutto nel fine settimana, la grande “vivacità” della movida. Soprattutto si notavano persone riunite davanti agli esercizi pubblici, magari per consumare quello che avevano comprato. Così sabato sera è scattata una maxi operazione cui ha partecipato anche la polizia municipale. L’idea era soprattutto quella di impedire la mescita di bevande o la consegna di cibi ai giovani che poi è normale si assembrino da qualche parte, se non addirittura davanti all’esercizio commerciale. Così nel bel mezzo della serata almeno 5 gazzelle, tanti carabinieri ed agenti di polizia municipale sono arrivati all’improvviso fra i gruppetti. Tutti, clienti e gestori, sono stati identificati. Fra questi se la maggior parte indossava la mascherina, quasi nessuno però rispettava il distanziamento. Ed è per questo che sono scattate le sanzioni.
Un plauso all’operazione è giunto dal sindaco Francesco Sgroi: «Mi dispiace per chi è stato sanzionato ma mi complimento con le forze dell’ordine per l’operazione. La salute in questo momento viene prima di ogni cosa». Fra i gestori però c’è chi mugugna. Come fare, si chiedono, ad allontanare clienti o gente comune che si ostinano a sostare nelle zone adiacenti ai bar? Per il resto la legge parla chiaro. Dopo le 18 solo asporto che però significa cibi e bevande ben chiusi e confezionati per essere portati a casa, non consumati per la strada. Un prodotto consegnato in maniera diversa può essere considerata una violazione. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 01-03-2021