Apertura storica da parte del Parco dell’Etna verso una possibile fruizione motorizzata del versante nord ovest del Vulcano. Le nuove tecnologie, infatti, vengono incontro alle esigenze della popolazione che chiede da tempo di poter consentire a residenti e turisti di raggiungere boschi e rifugi attraverso bus navetta. La possibilità che siano anche elettrici, infatti, fa sì che il Parco accetti di valutare una proposta di fruizione turistica che provenga dai Comuni di Bronte e Maletto Questo l’esito del vertice tenuto a Bronte, nella sala della Giunta del Palazzo municipale, dove il sindaco Pino Firrarello, assieme all’assessore Roberto Landro, ai consiglieri Nunzio Castiglione e Nunzio Saitta, ai responsabili dell’Ufficio tecnico Ing. Salvatore Caudullo ed il geom. Nino Saitta, insieme con l’avvocato del Comune Antonella Cordaro, ha ricevuto il sindaco di Maletto, Pippo de Luca, il presidente del Parco dell’Etna, Carlo Caputo e il direttore dell’Area protetta, ing. Giuseppe Di Paola. «Al presidente –ha affermato il sindaco Firrarello –ho ribadito che il territorio dell’Etna, da Bronte fino a Randazzo, è di una bellezza naturalistica abbacinante, grazie alla saggezza e all’amore della popolazione che lo vive e che negli anni lo ha salvaguardato. Ma non solo. È particolarmente bello grazie all’Azienda forestale, il cui lavoro è sempre stato encomiabile, ed anche alla zootecnia che bene si sposa con le esigenze naturalistiche. Non a caso circa 40 anni fa il Comune ha stipulato un accordo con la Forestale per la custodia del territorio. Garantendo comunque la tutela dell’ambiente qualcosa che vada oltre la semplice salvaguardia però va ideata.
«Tanta bellezza va fatta fruire, anche per dare respiro all’economia che da una possibile valorizzazione turistica del Vulcano ne trarrebbe di certo benefici. Non è possibile, infatti, che oggi le zone oltre Piano dei Grilli debbano essere riservate a pochi ed allenati escursionisti o appassionati stranieri. Ai vertici del Parco dell’Etna – conclude – abbiamo chiesto la possibilità di accettare un progetto che veda bus elettrici accompagnare i turisti fino ai rifugi più belli, utilizzando le piste della forestale esistenti». Sulla stessa linea il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, soddisfatto dell’apertura del presidente Caputo: «Finalmente è arrivato il momento giusto per fruire il nostro versante e far conoscere le bellezze di un’area verde ed incontaminata. Un servizio con bus elettrici permetterebbe anche ai diversamente abili di visitare l’Etna».
Ed il presidente Caputo ha apprezzato l’idea del bus elettrico: «Gli interessi preminenti del Parco non si limitano alla salvaguardia, ma anche alla fruizione. Che vi sia un turismo diffuso in tutti i versanti è utile per diminuire l’incidenza in alcune zone più frequentate. «Sono dell’idea che una rete turistica diffusa attorno al Vulcano crei beneficio al Parco. Quindi ben venga l’idea dei Comuni di valorizzare un turismo ecocompatibile nel versante nord ovest, sicuramente più positiva rispetto ad un abbandono del territorio che è causa di altri problemi. Mi chiedete –però specifica – se è possibile far entrare sistematicamente un veicolo a motore in zona B? Se elettrico perché no. I veicoli a motore creano problemi perché inquinano e fanno rumore. Se a percorrere le strade dell’Etna è un veicolo che non inquina ed è silenzioso, possiamo parlarne. Certo qualsiasi progetto dovrà rispettare il piano di gestione del Parco, ma tutto ciò che non crea disagio all’ambiente ed alla fauna e rispetta le regole del Parco può essere esaminato». Il presidente continua a pensare che bisogna prediligere i percorsi a piedi, ma anziani, diversamente abili e scolaresche potrebbero essere accompagnate con un bus elettrico. «Adesso – aggiunge Firrarello –i Comuni di Bronte e Maletto, che condividono l’iniziativa, redigeranno un progetto di massima e lo sottoporremo al Parco. Con questo incontro abbiamo posto una pietra miliare nella fruizione del Vulcano. Speriamo di percorrere una strada nuova». Fonte “La Sicilia” del 18-04-2021
L’Etna ha emesso milioni di metri cubi di gas (ossidi di zolfo e particolato) che sarebbero gli inquinanti prodoti in quantità trascurabile -a paragone – da un pulmino o autobus. Il rumore disturberebbe quali specie animali? Sopratutto zona crateri…..al massimo le lucertole. Il parco dell’etna è utile solo ad applicare regole assurde ed a limitare la fruizione del territorio. L’ignoranza della gestione è quasi proporzionale alle quantità di biossido di zolfo emesso recentemente.
La tua ignoranza è colossale, così come quella di chi riempie il parco di spazzatura o di chi vorrebbe asfaltare il lato nord dell’Etna.
Sei accanito!! Io sono convinto che il turismo sia risorsa. L etna è il biglietto di invito più grande che abbia Bronte insieme al pistacchio penso così il piatto sia servito per tutti tranne che per te che devi rimanere a conteplare le pietre. Comunque che ti dico a fare.