Sono andati a Roma insieme a tanti sindaci, oltre 100, per manifestare a favore della legge d’Istituzione delle Zone franche montane (Zfm), ferma da tempo all’esame del Parlamento, dopo che l’Ars ha approvato il disegno di legge il 17 dicembre 2019, e che da oltre 2000 giorni è in attesa di essere discussa in Parlamento. I Comuni della Sicilia che potrebbero usufruire di queste agevolazioni sono 113, e gran parte di loro erano ieri in piazza Montecitorio a Roma, per chiedere un’accelerazione su un provvedimento che porterebbe ossigeno a molti Comuni siti in zone di montagna e disagiati. Comuni che a causa della lontananza dai grandi centri, di strade non sempre ottime, della mancanza di servizi, vedono sempre più spesso le aziende chiudere, o spostarsi in zone migliori, e di conseguenza, anche molti giovani che vanno via a cercare fortuna, per non tornare più. «La legge del Parlamento regionale intende costituire un incentivo per le attività già presenti in questi territori e per gli imprenditori che vogliono avviare delle attività – ha dichiarato Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del comitato pro Zone Franche Montane in Sicilia – si prevedono delle agevolazioni fiscali e previdenziali temporanee per compensare l’oggettivo e complessivo degrado economico di queste zone. La copertura finanziaria sarà assicurata da fondi Statali e Regionali. La legge è compatibile con le disposizioni Europee sui regimi degli aiuti di Stato, e con la next generation, privilegiando l’iniziativa privata quale volano di questi territori».
E anche i sindaci dei Comuni tra l’Etna e i Nebrodi erano a Roma a manifestare. Presenti il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, di Maletto, Pippo De Luca, di San Teodoro, Valentina Costantino e il comune di Cesarò, rappresentato dall’assessore Maria Karra e dalla collega Giusi Puglisi. «Abbiamo manifestato per avere il diritto di resilienza anche nelle terre alte della Sicilia – ha dichiarato il sindaco di Randazzo Sgroi – abbiamo il diritto di nascere, vivere e lavorare anche nelle zone interne e di montagna. Personalmente, insieme al collega Marco Pettinato di Fondachelli Fantina, e altri sindaci, in qualità di rappresentanti del Movimento Nuova Autonomia, abbiamo incontrato, il gruppo parlamentare della Camera della Lega, che ci ha dato completo sostegno. Ho chiesto fiscalità di sviluppo compensativa, per dare ossigeno alle aree disagiate, e abbiamo ricevuto ampie garanzie a sostegno del disegno di legge». «Oggi siamo in piazza per i nostri figli – replica Pippo De Luca, sindaco di Maletto – per cercare di dargli un futuro anche nel proprio Comune. Solo con interventi seri e di sviluppo possiamo impedire lo spopolamento delle zone montane, che in termini di turismo, ambiente e gastronomia hanno molto da offrire, ma spesso, i costi di trasporto, o la lontananza dai grossi centri, diventano limiti invalicabili. L’esempio lampante è quello delle nostre fragole, che per natura, devono essere consumate fresche e questo rende difficile la loro commercializzazione».
«Un evento molto importante – dichiara Valentina Costantino, sindaco di San Teodoro nel Messinese – decisivo affinché questa legge venga presto approvata, e che trovi la necessaria copertura finanziaria per aiutare tanti piccoli centri che stanno scomparendo. Abbiamo incontrato tutti i gruppi parlamentari che ci hanno dato il loro sostegno, speriamo che ora dalle parole si passi ai fatti». «Crediamo fortemente in questo progetto nato nel 2015 – dichiara l’assessore di Cesarò Giusi Puglisi – per questo oggi siamo qui insieme a tanti sindaci della Sicilia soprattutto del Messinese. Oggi eravamo in tanti e speriamo che si arrivi presto all’approvazione della legge». LUIGI SAITTA