Inizia veramente a diventare preoccupante la situazione contagi nei Comuni della nostra zona, con numeri in rialzo tranne a Randazzo, dove il trend è ormai uguale da qualche settimana. Una beffa se si considera che da lunedì la Sicilia è in zona gialla, che permette la ripresa di molte attività, e che da oggi, per decreto, il coprifuoco viene spostato alle 23. I numeri in aumento, specie a Bronte e Maletto, potrebbero portare all’istituzione di zone rosse, che porterebbero gli abitanti a fare un notevole passo indietro, con diverse limitazioni e restrizioni. Per questo, oggi più che mai, è necessario un maggiore senso di responsabilità e di adottare tutte le necessarie precauzioni per limitare i contagi. Ma andiamo con ordine: A Bronte, i contagiati sono saliti a 147. Un numero raddoppiato nel giro di qualche settimana con un trend che se continua porterà ancora aumento di contagi. A Randazzo, invece, i contagiati attuali sono 73. Randazzo è l’unico Comune che ultimamente non ha subito picchi, mantenendosi su numeri in linea con la media regionale. A Maniace, in cui la zona rossa è stata prorogata fino al 26 maggio, i contagiati sono 48con 106 persone in isolamento, e con uno screening aperto che si terrà sabato 22 maggio. Numeri alti anche a Maletto, dove i contagiati sono 76. Il sindaco, Pippo De Luca, in continuo contatto con il dottor LIberti, Commissario covid, monitora la situazione in attesa di ulteriori sviluppi. Lo screening di domenica ha dato solo due tamponi positivi su 400, e domani ci saranno altri tamponi per le persone messe in quarantena perchè a contatto con dei contagiati.
Numeri in salita anche nei Comuni Messinesi vicini. A Cesarò i contagiati ad ieri erano 16, con un altro positivo al test rapido e in attesa del molecolare. A San Teodoro, invece, i contagiati ad ieri erano 23, con altri due positivi al test rapido e in attesa del molecolare. Numeri non belli, proprio nel momento in cui in Sicilia e nel resto d’Italia, si è invertita la rotta e i contagi sono in calo. Responsabilità e prudenza sono d’obbligo, proprio per evitare le zone rosse e dare la possibilità di lavorare a tutti. Non è necessario che siano i sindaci a ricordarci le precauzioni da adottare, tutti dobbiamo dare il massimo impegno ed avere responsabilità. Ne và del nostro futuro.