Gli ultraottantenni lo ricordano e lo raccontano ancora. I più giovani lo apprendono con viva curiosità. A Randazzo 76 anni fa si è consumata una pagina importante della storia della Sicilia ancora non del tutto chiara. Il 17 giugno del 1945, infatti, sulla Ss 120, ad appena qualche chilometro dalle prime case di Randazzo, persero la vita in un conflitto a fuoco con i carabinieri, Mario Turri (meglio conosciuto come Antonio Canepa), comandante dell’Evis (Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia), il suo vice Carmelo Rosano e il giovanissimo Giuseppe Lo Giudice. Un episodio poco chiaro perché le circostanze che portarono alla morte di Canepa e dei suoi compagni sono quanto meno poco chiare e le testimonianze su come iniziò il conflitto a fuoco con i carabinieri particolarmente discordanti. E a memoria perenne di quel tragico evento, nel luogo della tragedia, in contrada Murazzo Rotto, fu eretto un monumento chiamato “Cippo”.
E domani, per celebrare il 76° anniversario della morte di Canepa e dei suoi compagni, il comitato Vespro, insieme con il partito politico Siciliani Liberi, ha organizzato una manifestazione che avrà inizio alle 16 in piazza Municipio e poi si sposterà al “Cippo”. «Vogliamo – si legge in una nota – ricordare e sensibilizzare tutti i siciliani, associazioni, amministratori e sindaci della nostra Regione affinché la nuova generazione conosca fatti accaduti sul territorio. Fatti che ci fanno capire come uomini siciliani abbiano lottato per la Sicilia che da 70 anni subisce lo sfruttamento coloniale». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 18-06-2021