Ufficialmente è la classica ordinanza che, durante il periodo estivo, vieta a chiunque di utilizzare l’acqua della rete idrica ai fini irrigui, minacciando sanzioni che possono andare dalle 50 fino alle 500 euro. Nei fatti però è il preludio di un giro di vite che il sindaco Francesco Sgroi è pronto ad attuare nei confronti di chi spreca l’acqua o, ancor peggio, la ruba. «Siamo costretti –afferma subito il primo cittadino – Se negli anni passati cominciavamo ad avere penuria di acqua dopo i caldi mesi estivi, quest’anno, a causa della poche piogge delle poche nevicate invernali, dalle sorgenti di San Giacomo e Pietre Bianche registriamo già una sostanziale diminuzione di acqua». Per questo l’ordinanza vieta «l’utilizzo dell’acqua potabile della condotta idrica per l’innaffiamento di orti, terreni in genere e per il lavaggio di autoveicoli, il riempimento di vasche di irrigazione per uso agricolo ed il prelievo di acqua dalle fontanelle pubbliche in quantità superiore a 30 litri».
Ma non solo. Sono in atto controlli nelle proprietà dove si ha il sospetto che si consumi acqua potabile ai fini irrigui o vi siano allacci abusivi. «Io lancio un appello ai miei concittadini – conclude Sgroi – L’acqua dei rubinetti è un bene prezioso e non può essere sprecato. Deve essere utilizzata unicamente per scopi potabili e igienico-sanitarie. Seguiremo le linee di con – dotta alla ricerca di consumi impropri ed allacci abusivi. In quest’ultimo caso i responsabili saranno denunciati alle autorità giudiziarie». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 29-06-2021