“Da una stima iniziale i danni provocati dal maltempo a Bronte superano i 3 milioni di euro. E purtroppo temo proprio che questa cifra sarà costretta a crescere. A stento basterà, infatti, solo per rimettere in piedi la viabilità rurale”. Sono le parole del sindaco di Bronte Pino Firrarello, dopo l’ennesimo sopralluogo con i tecnici del Comune l’ing. Salvatore Caudullo ed il geometra Nino Saitta e dopo essere stato relazionato su una possibile iniziale stima dei danni. “In contrada Fioritta – spiega l’ing. Caudullo – un tratto di strada comunale è completamente collassata, mentre il resto è praticamente invasa da detriti, sassi e fango. Ma danni e viabilità rurale compromessa, con le strade inondate da fango e detriti, anche nelle contrade Cerasa, Difesa, Segheria e Chiusitta. In quest’ultima contrada i sassi sulla strada hanno dimensione notevoli, segno evidente della forza dell’acqua che ha addirittura minacciato un ponte adesso chiuso al transito. E le contrade dove ruspe hanno dovuto raggiungere famiglie ed aziende isolate o inondate dalle acque sono tante. Fra questa Fascio al confine con Randazzo, ma anche Barbaro e Ricchiggia dove i frutteti, che non sono protetti dalle briglie, sono stati invasi dall’acqua del fiume Simeto. Problemi anche a Pietrarossa dove la furia dell’acqua ha distrutto gli argini e messo a dura prova anche il ponte, la cui stabilità va verificata. Tutte zone dove ogni giorno si recano i gestori di aziende agricole e zootecniche che adeso chiedono aiuto. In contrada Serra manca l’acqua e si teme per il ponte di contrada Cantera sulla provinciale per Cesaro.
“Li c’è una gola in pietra lavica profonda anche 50 metri. – spiega l’ing. Caudullo – Qui l’acqua ha superato il livello della sede stradale ponte. La spinta idraulica ha portato via circa un metro e mezzo di terra dai terreni agricoli. Di concerto con il Comune di Cesarò e le 2 Aree metropolitane abbiamo deciso di chiudere il ponte precauzionalmente al transito. Bisognerà verificare se la spinta orizzontale dell’acqua del fiume non ha compromesso la sua stabilità”. “Rischiamo di rimanere isolati con Cesarò. – conclude Firrarello – Gli interventi devono essere celeri ed esaustivi se non vogliamo pagare ulteriormente i danni subiti. Continueremo ad effettuare sopralluoghi anche nel centro abitato perché contrada Colla è a rischio frana ed a Borgonuovo è successo di tutto con l’acqua scesa da via Messina che ha invaso anche appartamenti. Domani saremo più precisi sui danni nel centro abitato”.