I Carabinieri della Stazione di Bronte, nella flagranza di reato, hanno arrestato un 44enne del posto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia. Intorno alle 21 ai militari in servizio perlustrativo non è ovviamente passata inosservata la scena di due persone che si rincorrevano per strada tra il Viale Cavalieri di Vittorio Veneto e la Via Merano. Li hanno pertanto immediatamente raggiunti ed immediatamente riconosciuti in padre e figlio, rispettivamente di 44 e 19 anni, i quali, nonostante la loro presenza, continuavano a strattonarsi in modo violento in particolar modo il genitore che gli gridava <<… Stasera ti ammazzo, portatevelo perché lo ammazzo, vedete voi se un figlio si deve permettere di alzargli le mani a suo padre! …>>.
La “mediazione” dei militari, almeno per il momento, ha permesso di separare i due contendenti così, mentre il padre faceva rientro nell’abitazione il figlio, con grande disperazione d’animo, ha raccontato ai militari che quella era soltanto l’ennesima manifestazione violenta del genitore che, a sua memoria, era spesso preda dei fumi dell’alcol rendendo impossibile la conduzione di una normale vita familiare a lui, alla madre ed alla sorella, quest’ultima che, frattanto arrivata, ha confermato le difficoltà patite all’interno della loro casa e le aggressioni fisiche ad opera del genitore. Il ragazzo quindi, temendo una nuova aggressione del padre, ha chiesto ai militari di essere scortato sino a casa nell’intento di prelevare alcuni indumenti ma incredibilmente, ancora una volta in presenza dei militari, il padre si è scagliato contro di lui correndo e brandendo due coltelli della lunghezza di 30 centimetri e, solo per lo scatto fulmineo del giovane, non è riuscito a ferire quest’ultimo ma imprecando, invero, di non essere riuscito ad attingerlo con la lama dopo averglieli lanciati contro.