È vero che la cucina flambé è molto diffusa in Francia. Ma anche se non è particolarmente usata fra i fornelli siciliani, noi in questo metodo di cottura siamo bravissimi. Del resto la cucina flambè è stata inventata dagli arabi nel XIV secolo. Che siamo bravi lo dimostrano Lidia Cantarella studentessa del terzo anno del Commerciale Turistico “Enrico Medi” di Randazzo, Chiara Giovanna del quinto anno dell’Alberghiero “Pugliatti” di Trappitello e Concetta Cantarella del terzo anno dell’Alberghiero “Falcone” di Giarre. Una squadra bene assortita dal prof. Alfio Cantarella, docente tecnico pratico di sala del “Medi” che si è ben distinta al concorso internazionale “Le Donne nell’Arte del flambé – Maria Luisa Speri Challenge”, tenuto a Grado, in Friuli Venezia Giulia. «Il concorso – spiega il prof. Cantarella – inserito all’interno del congresso Amira (Associazione maitre italiani ristoranti e alberghi) è dedicato alle donne. Giunto alla sua quinta edizione, quest’anno ha visto partecipare 11 squadre divise in due categorie, professionisti e scuola. Ogni team, composto da tre donne, doveva realizzare una ricetta, con la tecnica del flambé, abbinata al vino e presentare una composizione di frutta, eseguendone il trancio con coltello e posate di servizio.
Noi – continua Cantarella – abbiamo preparato un filetto di manzo su letto di zucca gialla e porcini dell’Etna, accompagnato da noci e vino siciliano. Il risultato è stato ottimo. – conclude – Le ragazze si sono piazzate al terzo posto, facendo onore alla nostra cucina ed agli istituti scolastici siciliani. Ringrazio la mia dirigente d’Istituto, Maria Francesca Miano, per il supporto fornito». Immensa la gioia delle ragazze. Il concorso, infatti, è particolarmente rinomato nel Nordest. Ideato da Giacomo Rubini e dal collega de “Il Piccolo” di Trieste Antonio Boemo, il concorso è particolarmente apprezzato nel Nord Italia e non si conquista un podio senza competenza e professionalità. Il 13 dicembre, infatti, la preside Miano ha organizzato un evento per ringraziare le tre ragazze. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 23-11-2021