Era il 25 novembre di 3 anni fa quando il prof. Salvatore Malfitana, dirigente dell’Istituto comprensivo Edmondo De Amicis, propose all’Amministrazione comunale di intitolare uno spazio pubblico della Città alla memoria di Alessandra Galvagno, vittima ad appena 11 anni di femminicidio. «La memoria di Alessandra –disse allora il preside – merita di essere onorata nella vita quotidiana di una comunità cittadina che non può dimenticare quanto accaduto». Ed oggi il desiderio suo e dell’intero Istituto che rappresenta si è avverato. Alla presenza del sindaco Francesco Sgroi, del presidente del Consiglio comunale, Alfio Ragaglia, della Giunta e di numerosi consiglieri comunali, lo slargo adiacente alla Ss 120, di fronte piazza San Pietro, proprio sotto la statua di San Giuseppe partirono della Città, è stato intitolato alla piccola Alessandra. «Lo dovevamo – afferma il sindaco – Grazie alla De Amicis ed al suo preside per la richiesta, grazie alla professoressa Francesca Di Stefano per aver realizzato la targa toponomastica. Quella era un’area degradata, oggi porta lo stemma delle Città e ricorda la piccola innocente». E a Randazzo la storia di Alessandra Galvagno, a distanza di 33 anni, strappa ancora le lacrime. Era il 29 febbraio del 1988 – si legge nei quotidiani del tempo – il suo corpo venne trovato in campagna in località Campo Re. Fu uccisa dal cugino di 29 anni, Alfio Franco.
La ragazza uscì da casa alle 8 del mattino per andare a scuola, alla De Amicis. In classe non ci arrivo mai. Il cugino la fermò per strada, le diede un passaggio attirandola con il regalo di una matita, ma invece di portarla a scuola la portò in campagna con l’intento di violentarla. La piccola resistette fino allo strenuo e l’uomo la uccise colpendola alla gola con un coltello da cucina. Alle 14 i genitori non vedendola rientrare in casa si rivolsero ai carabinieri che subito sospettarono dell’uomo. Dopo 9 ore di duro interrogatorio l’assassino confessò, conducendo i carabinieri nel luogo dove aveva lasciato il corpicino straziato della piccola. Ed alla cerimonia di intitolazione ha partecipato la famiglia della piccola. Mimma la sorella di Alessandra ha ringraziato la comunità scolastica e la Città di Randazzo leggendo una commovente lettera. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 28-11-2021