Per buona parte della città si è trattato di un fulmine a ciel sereno. Il sindaco Sgroi, lunedì sera, ha azzerato la Giunta, ha comunicato al Consiglio di voler avviare le consultazioni consiliari e di essere pronto a dimettersi, nel caso in cui non trovasse una nuova maggioranza. La crisi si è consumata in pochi muniti. Il Consiglio comunale era riunito per approvare Dup e Bilancio. L’opposizione ha chiesto un rinvio di 10 giorni dell’approvazione. Solitamente la maggioranza di Sgroi si è sempre dimostrata compatta, ma questa volta il consigliere ed assessore Freddy Pillera, dopo aver ricordato che è stata inviata una comunicazione per ufficializzare la sua nomina a capogruppo di “Diventerà bellissima” che conta 4 consiglieri, al microfono ha accolto la proposta che proveniva dai banchi dell’opposizione: «A seguito dell’alluvione molte strade di campagna sono dissestate ed impraticabili anche a piedi. Per questo ci sono agricoltori che non possono raccogliere le olive ed artigiani che non possono raggiungere i propri attrezzi. In Giunta abbiamo approvato le somme per realizzare il Natale, ma non abbiamo notizie dei lavori nelle strade. Se è per una questione di fondi, rinviamo la seduta per analizzare meglio il Bilancio, anche perché mi sono accorto che nel piano triennale ci sono circa 490 mila euro per il manto erboso del campo sportivo. Non sopporto che con soldi pubblici si realizzino opere in una struttura che attualmente gestiscono i privati».
Dell’idea di rinviare, anche il presidente Alfio Ragaglia favorevole ad ulteriori riunioni. A questo punto il sindaco ha chiesto la parola: «Prendo atto della posizione di Diventerà bellissima, ritengo che il rinvio del Bilancio non serva alla città. Capisco il ruolo delle opposizioni e comprendo il gioco politico. Come mio costume, però, non accetto ricatti da nessuno. Azzererò la Giunta perché ho preso un impegno chiaro con gli elettori assicurando che, nel caso in cui mi trovassi senza una maggioranza, avrei restituito il mio mandato agli elettori. Detto ciò, aprirò le consultazioni. Se dovessero essere senza esito, sono pronto a dimettermi». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 01-12-2021