Ennesimo scippo al territorio, nei Comuni di Cesarò e San Teodoro, che dopo essere stati privati del Pediatra, ora vedono chiusa anche un importante servizio come la Guardia Medica. Un fallimento che nasce da una gestione della Sanità approssimativa, che ha portato molti medici a lavorare per le Usca, dove i guadagni rispetto alla Guardia Medica sono triplicati. Ma ad avere i problemi, stavolta seri, come sempre sono i poveri cittadini che si vedono privati di importanti servizi. Questo, oltre a non garantire un essenziale servizio, sia a Cesarò, che a San Teodoro che qualche anno fa ha visto la chiusura della Guardia Medica in nome del risparmio, porterà anche maggiore lavoro all’unica ambulanza del 118 che si trova in zona, e in inverno, quando la stessa è già impegnata in qualche soccorso, un intervento importante potrebbe restare ad aspettare l’arrivo dei soccorsi da Bronte o Troina. Mentre, come scrive il sindaco di San Teodoro sui social, gli Amministratori dei due Comuni si sono attivate per chiedere il ripristino, l’Asp ha risposto che farà un bando appositamente per riportare a Cesarò i medici, ma sarebbe importante capire quando. Il gruppo di opposizione di Cesarò, oltre a chiedere a tutte le forze politiche di unirsi per affrontare questa emergenza, ha inviato una nota all’assessore Razza, al Direttore Generale dell’Asp di Messina, al Direttore Sanitario e al Direttore Amministrativo chiedendo l’immediato ripristino del servizio: “Ritengo che la strada da seguire sia questa – dichiara Katia Ceraldi – abbiamo inviato una nota che se non avrà risposte entro un breve lasso di tempo, valuteremo se chiedere l’intervento della Magistratura, per garantire un servizio pubblico essenziale e il diritto alla salute”.
Inoltre, oggi, si sono sprecate sui social le affermazioni di politici ed esponenti vari, che hanno chiamato all’assessore, al deputato Regionale, all’Asp, e a chi l’ha visto, per avere rassicurazioni e promesse. Proclami inutili che arrivano dopo la chiusura di un importante servizio che era stato annunciato da giorni. Molti di questi personaggi interpellati sono gli stessi che avevano promesso il ritorno del Pediatra, ma finora nemmeno l’ombra. Forse è ora di finirla di scambiare i Diritti per favori, la tutela della salute è sancita dall’articolo 32 della Costituzione, e garantirlo è un dovere che l’Asp deve assolvere immediatamente. Speriamo, che chi di competenza, non abbassi la testa, e indossando la fascia già domani vada all’asp e dal Prefetto per avere quello che spetta ai propri cittadini. Guardia Medica e Pediatra. Luigi Saitta