«La città stia tranquilla. Il Pte (Punto territoriale di emergenza) di Randazzo non chiuderà. È stato creato un allarme ingiustificato». Sono le parole del sindaco di Randazzo Francesco Sgroi dopo aver letto la notizia che a gennaio il Pte potrebbe chiudere per carenza di medici e perché non raggiungerebbe il numero di prestazioni previste dal decreto Balduzzi, da tanti criticato ma ancora in vigore. «Appena ho letto la notizia – spiega Sgroi – che a gennaio il nostro Pte potrebbe chiudere, ovviamente ho cercato di verificare se fosse attendibile o meno. Certo, lo stupore è stato immediato. Il sindaco, che in fatto di sanità è la massima autorità, avrebbe dovuto saperlo. Purtuttavia ho telefonando al direttore sanitario del distretto dell’Asp, dott. Antonio Salanitri, cui ho chiesto se fosse stata adottata qualche decisione che io sconoscevo. La risposta è stata immediata, chiara ed esaustiva. Nessuna decisione è stata adottata in tal senso, ne attualmente sarebbe in discussione l’ipotesi di eliminare questo importante servizio a Randazzo». Poi il sindaco approfondisce l’argomento. «È risaputo – continua – che in Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, soffriamo per una carenza di medici e sappiamo anche che il nostro Punto territoriale di emergenza, a servizio di un territorio montano particolarmente difficile dal punto di vista della viabilità, è istituito in deroga ad alcune normative. Ma da qui a dire che chiude, lasciando la città priva di un servizio di emergenza urgenza, ne passa. L’Asp che gestisce il servizio per adesso non ha redatto alcun atto che possa farci intuire che il Pte di Randazzo a gennaio possa essere soppresso. Non ne sono a conoscenza io che sono il sindaco, non ne è a conoscenza il direttore sanitario del Distretto. Quindi sento il dovere di smentire questa notizia e di rassicurare i miei concittadini».
Al sindaco però chiediamo se a livello politico se ne è parlato. «Ho cercato di verificare anche questo – replica – ed anche in questo caso le notizie sono rassicuranti. La Regione non sta dibattendo se sopprimere i Pte che non raggiungono il numero di interventi previsti dalla Balduzzi. Quando lo farà e se lo farà, avremo modo di contrapporre i nostri argomenti e chiedere un servizio alternativo. Ma vi assicuro che questa ipotesi non è in agenda. Da anni si parla delle regole stringenti della Balduzzi ed il nostro Pte è sempre rimasto lì, perché fondamentale nel mantenimento del diritto alla salute dei randazzesi. E per essere chiari, secondo le informazioni ottenute a livello politico, la Regione non ha in mente al momento di chiudere tutti i Pte della Sicilia che vanno in deroga alla Balduzzi. I miei concittadini quindi stiano tranquilli. A gennaio nell’ex ospedale di Randazzo l’ambulanza e il medico del 118 ci saranno ancora». Fonte “La Sicilia” del 18-12-2021