La notizia è preoccupante anche perché proviene da una fonte autorevole. Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, inizia l’anno comunicando che da oggi nell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, a servizio anche della medievale cittadina, tutti gli interventi chirurgici, programmati o di urgenza, sono sospesi. Ma non solo. Sempre da oggi tutti i trasporti in ambulanza dei pazienti che vengono dirottati in ospedali più attrezzati, non verranno più effettuati con l’assistenza di un anestesista. «Terribile! – esordisce Sgroi – per un sindaco cui sta a cuore l’efficienza del servizio ospedaliero nel territorio, l’anno non poteva cominciare peggio. Ho notizie che da oggi tutti gli interventi chirurgici, sia quelli programmati sia quelli in emergenza vengono sospesi. Un fatto estremamente grave che si aggiunge al provvedimento che comunica alle centrali operative del 118 di Messina e Catania che non sarà possibile garantire l’assistenza anestesiologica in occasione dei trasferimenti dei pazienti in altri presidi ospedalieri. Di fatto – continua – venendo a mancare questi due importanti servizi, l’offerta ospedaliera in questo territorio subisce una grave diminuzione. Nessuno venga più a dirmi che a Bronte c’è un ospedale vero a servizio dell’intero comprensorio. Rimane soltanto un reparto di Medicina, senza neanche l’efficienza dei trasporti protetti che garantiscono gli anestesisti.
«Meno male – continua – che siamo riusciti a realizzare l’elisuperficie notturna a servizio di Randazzo e dell’intero comprensorio. L’elisuperficie ci permette di arrivare velocemente e con a bordo tutti i servizi medici necessari durante i trasporti in emergenza negli ospedali più grandi. Dobbiamo ammettere che in questo territorio esiste una grave carenza di servizi ospedalieri. Se da una parte – continua Sgroi – grazie al direttore generale dell’Asp, Maurizio Lanza, e al direttore sanitario del distretto, dott. Antonio Salanitri, siamo riusciti ad aumentare l’offerta della medicina del territorio con nuovi ambulatori diagnostici, dall’altra dobbiamo denunciare le carenze che evidenza l’ospedale di Bronte, vittima di provvedimenti che vanno spiegati alla gente. E’ impensabile – conclude – che in un ospedale a servizio di un territorio montano come il nostro, così vasto da andare da Bronte fino a Randazzo e i Comuni dei Nebrodi, dove d’inverno le strade sono impraticabili, certi servizi vengano sospesi con tanta nonchalance». La denuncia del sindaco Sgroi infrange una linea di comportamento che negli anni non è mai stato in contrasto con l’Asp. Domandiamo se ha già parlato con il direttore Lanza per capire anche le cause del provvedimento.
«Lo farò nei prossimi giorni – risponde -. Appena possibile chiederò i motivi del provvedimento». Del resto non è la prima volta che gli interventi chirurgici vengono sospesi a Bronte, con l’Asp che ha sempre fornito la stessa giustificazione: mancano gli anestesisti: «Non ci credo – risponde arrabbiato –. Come mai gli anestesisti non mancano mai negli ospedali dei Comuni rivieraschi o vicini a Catania? Ho anche sentito dire che i medici non vogliono venire a Bronte o Randazzo. Ma chi comanda qui? Comanda l’Asp e la Regione, oppure i singoli medici? Che facciano gli ordini di servizio, distribuendo i turni in modo tale da coprire anche Bronte. Può essere mai che un ospedale chiude perché nessun medico vuole venire? Non ci credo e comunque affronterò anche questo argomento. Se a Bronte chiude la Chirurgia –conclude –possiamo dire che l’intero ospedale chiude». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 02-01-2021