“Il Pte (Punto territoriale di emergenza) di Randazzo non chiuderà, ma denuncia gravi criticità a causa della carenza di personale medico e infermieristico”. Questo, in sintesi, l’esito del vertice richiesto dai consiglieri del gruppo “Vivere Randazzo”, Sara Sindoni, Gianluca Anzalone, Vincenzo Ceraulo, Carmela Caggegi e Antonino Grillo, al sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi. “Al vertice ha partecipato l’assessore Nunzio Mollica – dice il consigliere Sindoni, prima firmataria della richiesta – che ci ha rassicurato sul fatto che il Pte non chiuderà come annunciato sulla stampa. Dal vertice, però, è emerso come ci sia una grave carenza di personale medico, testimoniata dall’evidenza. Infatti la notte di Capodanno nel Pte di Randazzo mancava il medico. Ma non solo. In una nota del 15 ottobre scorso l’Asp ha annunciato il problema delle coperture dei turni di medici nelle ambulanze medicalizzate. “Capiamo che il problema è generalizzato, – continua la Sindoni – ma noi non possiamo accettare che in un territorio montano come il nostro, distante dagli ospedali, dove l’emergenza-urgenza è fondamentale per salvare vite umane e garantire il diritto alla salute, il servizio di emergenza-urgenza non sia efficiente. Vero è che abbiamo l’elisuperficie, ma è capitato qualche volta che di notte non è arrivato nessun elicottero. Non possiamo accettare, inoltre, che un problema sollevato addirittura ad ottobre non sia stato affrontato e risolto in tempo. L’assessore Mollica ci ha assicurato che l’Amministrazione vigilerà, noi per conto nostro invieremo un documento alle Direzioni dell’Asp e del Distretto sanitario, che volendo potrà essere condiviso da altri consiglieri, per chiedere non solo di evitare la “deminutio” del nostro Pte, ma che questo venga potenziato”.
A quanto pare, al di là della generale carenza di medici sembra proprio che l’Asp la notte di Capodanno fosse riuscita a organizzare i servizi. Poi però sarebbe successo l’imprevedibile. “A fronte della carenza di medici dell’emergenza – infatti afferma il dott. Antonio Salanitri, direttore sanitario del Distretto – che non riguarda solo il nostro territorio ma l’intero Paese, abbiamo riorganizzato temporaneamente il servizio per garantire prioritariamente la risposta in emergenza-urgenza con l’ambulanza 118 di Bronte. Al Pte è comunque prevista la presenza di operatori in turno per la necessaria presa in carico degli utenti e per fornire un’adeguata risposta sanitaria. In merito alla contemporanea assenza in servizio di tre operatori al Pte ho già avviato una procedura di verifica per accertare eventuali profili di responsabilità disciplinare”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 06-01-2022