«Se continua così purtroppo la Sicilia morirà. E morirà per asfissia». Si tratta di una premonizione poco consolante, ma che fa riflettere se pensiamo che a pronunciarla è Pino Firrarello, oggi sindaco di Bronte, ma politico di sicura esperienza, avendo ricoperto la carica di senatore della Repubblica e assessore regionale. Firrarello esamina la nostra incapacità a spendere le risorse e realizzare quelle infrastrutture che possono aiutare nella crescita e poi afferma: «Noi siciliani possiamo solo recitare il nostro mea culpa se non riusciamo a dare vita all’auspicato sviluppo economico ed infrastrutturale. Facciamo, infatti, il possibile per frenarlo. Gli investimenti per l’economia sono come l’aria per gli uomini e noi non siamo capaci di investire, perché se arrivano le risorse o li perdiamo o riusciamo a far passare decenni prima di realizzare le opere pubbliche. Firrarello fa degli esempi: «Qualche giorno fa – spiega – abbiamo tutti gioito per il decreto di finanziamento di circa 13 milioni di euro per la nuova tangenziale di Bronte. Giusto gioire perché finalmente Bronte potrà avere la sua tangenziale e i Tir non passeranno più dal centro. Né beneficerà la qualità della vita dei residenti e dell’aria che respiriamo. Sappiate, però, che io ho ottenuto il finanziamento dell’opera il 7 luglio del 2007. Da allora sono passati 14 anni. Mi ricordo che ai tempi chiesi ed ottenni dal ministro i fondi per 4 opere pubbliche: 13 milioni per questa bretella di Bronte, 30 milioni per realizzare lo svincolo di Mascali sulla A18, 97 milioni per il tratto Adrano-Paterno della Ss 284 e 100 milioni per lavori lungo l’autostrada 19 per Palermo.
Dei finanziamenti per le due autostrade ho perso le tracce, mentre per l’ampliamento della Ss 284 l’Anas ha realizzato un progetto che da anni si trova fermo al Ministero. Adesso l’assessore Marco Falcone, impinguando il finanziamento, sta forzando per realizzare l’opera. Ma praticamente combatte nel vero senso del termine ogni giorno. Con caparbietà – continua – io in questi anni ho difeso il finanziamento della bretella di Bronte, ma ho dovuto interloquire con ben 5 assessori regionali, ovvero Bartolotta, Bosco, Torrisi, Pistorio ed oggi con Falcone stesso cui, assieme a Musumeci va il merito di aver completato l’iter. Non è possibile. Qualcosa di grave non funziona. Eppure questa strada è utile per lo sviluppo della zona artigianale di Bronte che dà lavoro a migliaia di persone. Ne deduco che, se va bene, per realizzare un’opera in Sicilia passano 15 anni, ma la maggior parte dei finanziamenti e delle risorse si perdono. Mi chiedete di chi sono le colpe? Vi dico che sono molteplici e sono da dividere equamente fra Roma e Palermo. Continuando così – conclude – la Sicilia morirà per asfissia». Fonte “La Sicilia” del 08-01-2022
Il parere che lei esprime gli fa onore alla sua carriera. Si potrebbe dimunire il traffico in via Messina secondo lei?tanti parlano di un arteria a pozzo salice