Ancora una sentenza a favore della Joniambiente che, dopo aver avuto giustizia nei confronti dell’ex Provincia di Catania e della società “Aimeri ambiente”, adesso vince in Tribunale anche contro il Comune. La vicenda inizia quando la Joniambiente svolgeva il servizio di raccolta dei rifiuti per i 14 Comuni del versante nord est dell’Etna. Riguarda 22 fatture che il Comune non ha pagato nel periodo tra il 2009 ed il 2015, per un ammontare complessivo di 1.346.739 euro. Per questo la Joniambiente, retta da un Collegio di liquidazione, presieduto da Francesco Rubbino e Antonello Caruso, ha presentato decreto ingiuntivo a cui il Comune si è opposto. Oggi, dopo che il Tribunale ha dovuto affrontare diversi aspetti della questione, fra cui anche un possibile difetto di giurisdizione ed eventuali prescrizioni, il dott. Mariano Sciacca, giudice unico del Tribunale di Catania, ha dato ragione agli avvocati della Joniambiente, Agatino Cariola e Fabio Santangeli. Leggendo la sentenza si evince che il Comune ha regolarmente approvato i bilanci della Joniambiente dal 2009 al 2011, ma pur votando contrario nel 2012 e rimanendo assente alle approvazioni dal 2013 al 2015, non ha mai ha impugnato alcuna delle deliberazioni. «Tale condotta, – si legge testualmente nella sentenza – come chiarito dalla Suprema Corte, costituisce piena prova dei crediti della società nei confronti dei soci stessi».
«Ai tempi – afferma il presidente Francesco Rubbino – la Joniambiente effettuava per i Comuni il servizio di raccolta. Attraverso una gestione oculata e senza sprechi, siamo riusciti anche a farli risparmiare. Nonostante ciò alcuni di loro hanno pensato di non pagare le rette pattuite dal contratto. Anche stavolta il Tribunale ha sottolineato la regolarità della nostra condotta». «La questione – afferma il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi – riguarda una vicenda precedente al mio insediamento. Annuncio già di voler presentare ricorso in appello. Trattandosi di questioni riguardanti fatti accaduti in passato gli eventuali costi non inficeranno il corrente Bilancio del Comune, ma faranno parte del debito che gestiranno i commissari liquidatori». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 21-01-2022