Chiedono l’immediata pubblicazione del decreto assessoriale già discusso lo scorso 17 febbraio, in mancanza del quale non sarà possibile il pagamento delle prestazioni specialistiche rese negli anni 2020 e 2021. I centri sanitari privati, associati all’Acap Salute (Associazione centri privati accreditati), con una nota del loro presidente, Salvatore Pizzuto, inviata all’assessore Ruggero Razza e al dirigente della Regione Fulvio Bellomo. «I nostri associati – si legge nella nota – nonostante la pandemia hanno continuato l’assistenza, espletando il 75% delle prestazioni specialistiche, contro il 25% delle strutture pubbliche. Nonostante ciò, l’aggregato loro assegnato è di 294 milioni, a fronte di oltre 800 milioni del pubblico. I costi delle prestazioni nelle oltre 1800 strutture accreditate, sono nettamente inferiori a quelle pubbliche e nel 2021, a causa della pandemia che ha fermato le strutture pubbliche, noi abbiamo fornito le prestazioni richieste dai cittadini, che ora attendono di essere riconosciute dal decreto. In una recente riunione, avuta con l’assessore abbiamo avuto rassicurazioni su un nuovo riequilibrio di spesa, assegnando le somme in maniera diversa come stabilito dalla sentenza del Cga N° 944 del 10 novembre 2021.
Per questo auspichiamo che l’assessore Ruggero Razza, con il quale ci complimentiamo per il lavoro svolto, proceda immediatamente a pubblicare il decreto e continui di qua a giugno a riunire i tavoli tecnici di branca, per determinare nuove assegnazioni di fondi tenendo conto dell’effettivo bisogno del territorio. Inoltre, pur sapendo che la spesa prevista per gli anni 2022/2023 è insufficiente, auspichiamo che si arrivi presto a una soluzione per concordare nuove risorse da assegnare per l’abbattimento delle liste di attesa e per la prevenzione. Siamo a disposizione per eventuali incontri, nella speranza che entro il 15 marzo si arrivi alla pubblicazione del decreto per gli anni dal 2020/2023». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 10-03-2022