Sono oltre 100 nei 20 Comuni del Catanese dove si vota, i candidati che sono sotto controllo della Prefettura, per capire se le loro dichiarazioni sono in regola con le varie legge e soprattutto della legge Severino. Come riporta un attento articolo de “La Sicilia” a firma di Mario Barresi, i controlli si fanno a partire da quelli indicati nell’autocertificazione sottoscritta al momento dell’accettazione della candidatura: non essere coinvolto in procedimenti (informazione di garanzia, richiesta di misura di prevenzione, avviso orale) relativi all’ associazione mafiosa; non essere coniugato-convivente e non avere legami di parentela fino al primo grado né di affiliazione con persona condannata, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati di mafia. La fattispecie, in base alla legge Severino, viene estesa a chi ha ricevuto una condanna definitiva per droga o armi, ma anche per reati contro la pubblica amministrazione, fra i quali corruzione, peculato, abuso d’ufficio e traffico d’influenze illecite. Oltre a questi (e altri) casi di condanna, il Testo unico degli Enti locali prevede l’incandidabilità per gli amministratori ritenuti responsabili di condotte che hanno causato lo scioglimento dei consigli comunali per mafia e per quelli che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, colpevoli per aver contribuito al dissesto finanziario dell’ente.
Verifiche previste per legge, dunque. Non sempre effettuate, in passato e ovunque, con la necessaria profondità. Ma che stavolta, sotto il Vulcano, avrebbero condotto a 106 aspiranti consiglieri comunali «attenzionati». Oltre che di “dimenticanze” sulla fedina penale, si parla anche di parentele “pericolose”. Vedremo se a breve ci saranno delle evoluzioni. Inoltre, giovedì prossimo, in una riunione della Commissione Nazionale Antimafia, verranno resi noti i nomi di 50 “Impresentabili” in lista in 50 Comuni Italiani, tra questi ci sono nomi candidati in nove Comuni Siciliani, con la presenza di Maniace tra i nove Comuni, unico della Provincia di Catania. Restiamo in attesa di vedere ulteriori sviluppi.