La notizia circola ma sembra cogliere tutti con una relativa tranquillità. I contagi da covid stanno risalendo anche nel versante nord ovest dell’Etna. Vuoi perché abbiamo eliminato tutti gli atteggiamenti di prudenza che abbiamo tenuto in questi anni, vuoi perché la convivialità è tornata ai livelli di un tempo, la verità è che i numeri sono in forte rialzo. Secondo i dati forniti, nel Distretto sanitario di Bronte, lunedì scorso, 20 giugno, erano registrati ben 414 casi Covid così suddivisi: 261 a Bronte, 26 a Maletto, 50 a Maniace e 77 a Randazzo. Dati in aumento rispetto alla precedente rilevazione del 16 giugno, quando nell’intero distretto i positivi erano 335. In pratica 79 casi in più in appena 4 giorni. Dati che rischiano di essere parziali se ipotizziamo che qualcuno con sintomi non gravi, risultato positivo al tampone rapido effettuato a casa, abbia evitato di denunciare il contagio. L’augurio è che si sia posto in autoisolamento, altrimenti circolando rischia di aumentare il contagio. Fortunatamente non si hanno notizie di persone ricoverate o in terapia intensiva, ma certo questi numeri non descrivono nulla di buono.
Sono sempre di più coloro che, contagiati da Omicron BA.5, dopo la guarigione affermano con certezza che non si tratta di una semplice influenza, senza considerare i timori per gli anziani ed i fragili in generale. Nonostante ciò la maggior parte della gente mantiene un atteggiamento poco prudente. Pur consigliata o addirittura raccomandata, non essendo più obbligatoria in molti si rifiutano ad indossare la mascherina all’interno di locali anche affollati. E questo nonostante le notizie a carattere nazionale non solo confermino il trend di crescita dei contagi, ma annunciano anche un aumento di ricoveri anche in terapie intensive. Fonte “La Sicilia” del 22-06-2022