Il progetto mira a favorire l’inclusione e combattere lo sfruttamento del lavoro, ma alla fine è diventata una grande iniziativa culturale. Così il già sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, ha concluso il convegno di presentazione del progetto “Agrisociale Bronte”, che punta ad avviare nella Città del pistacchio nuove imprenditorialità nel settore agricolo, formando ed includendo lavoratori che, provenendo da altri Paesi, rischiano di essere risucchiati nel grigio mondo dello sfruttamento. Presente l’assessore regionale alle Politiche Sociali e del Lavoro, Antonio Scavone, finanziatore insieme con il Ministero del Lavoro dell’iniziativa: «Oggi – ha affermato – inauguriamo uno dei 7 progetti di agricoltura sociale avviati in Sicilia. Sono progetti di reale integrazione che puntano a sconfiggere la piaga dello sfruttamento nelle campagne. Noi, con un progetto di formazione, insegniamo a questi ragazzi che provengono da altri paesi la pratica della buona agricoltura, dimostrando che l’integrazione è possibile». Ed i lavori sono stati introdotti da Paolo Ragusa, coordinatore dei servizi della cooperativa San Francesco, che ha sottolineato come l’iniziativa sia inserita nell’ambito del più vasto progetto P.i.u. Supreme. Particolarmente interessanti, inoltre, le relazioni di Antonio Gambuzza, esperto di monitoraggio del progetto “Agrisociale Bronte”, di Giuseppe Di Pietro, esperto Agronomo Gruppo di cooperazione Madre Terra e di Giusy Infantino presidente della cooperativa “Opera Prossima” che gestisce il progetto.
Presenti al convegno gli assessori del Comune di Bronte, Maria De Luca e Massimo Castiglione, assieme al capo area sei Servizi sociali, Francesco Longhitano: «Bronte ha sempre creduto ad iniziative come queste –ha affermato l’assessore De Luca – Noi siamo capofila di un vasto territorio ospitale che vuole creare inclusione. Ed inclusione va a braccetto con la formazione, perché questi giovani domani potranno anche avviare un’impresa propria». «Un progetto – ha concluso Giuseppe Castiglione – dalla grande valenza anche culturale perché forma ad un modello di azienda agricola sostenibile e competitiva. La presenza dell’assessore Scavone vuole significare l’attenzione che esiste del settore della solidarietà, ma anche alla promozione del territorio». Fonte “La Sicilia” del 23-07-2022