Truffe sui pascoli per oltre 3 milioni di euro, sono stati scoperti dalla Guardi di Finanza di Nicosia, nell’ambito dell’operazione “Carta Bianca”. Sequestrate somme di denaro, società e aziende per oltre 3 milioni di euro. I reati contestati sono vari: interposizione fittizia, truffa, falso, reimpiego di capitali illeciti
Tra i soggetti destinatari della custodia cautelare anche un avvocato del Foro di Catania e l’ex direttore dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale del Comune di Troina. Altri sei soggetti sono stati invece sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Reati commessi nei territori di Centuripe, Regalbuto, Troina, Adrano, Catania e Randazzo. Le indagini della Guardia di Finanza di Nicosia e della DDA di Caltanissetta, con a capo il Procuratore Salvatore De Luca e coordinate dai Sostituti Pasquale Pacifico e Dario Bonanno, hanno consentito di acclarare come il metodo fosse sempre quello da tempo denunciato da Antoci, cioè le sistematiche infiltrazioni nel settore dei contributi europei per l’agricoltura.
I soggetti indagati, oltre ad utilizzare dei prestanomi per conseguire i contributi comunitari, riuscivano ad usufruire di frazionamenti delle somme al di sotto dei 150 mila euro, in modo da eludere la presentazione dei certificati antimafia, e sistematicamente si aggiudicavano l’assegnazione dei pascoli e la possibilità di accedere all’elargizione dei contributi. Le indagini condotte dalla Gdf, hanno permesso di scoprire i meccanismi delle truffe, grazie anche al Protocollo Antoci entrato in vigore qualche anno fa.