Ieri mattina è stato eseguito un controllo nel cantiere dei “Lavori di ammodernamento e sistemazione della Statale. 284”, tra i Comuni di Adrano e Bronte, in esecuzione del decreto emesso dal Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, nell’ambito dell’attività di monitoraggio degli appalti pubblici condotta dal Gruppo Interforze istituito presso la Prefettura. Il controllo è stato coordinato dal Centro operativo Dia di Catania, con la collaborazione di personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza ed il supporto dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, del Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche Sicilia-Calabria – Settore tecnico-provinciale di Catania e dell’Asp – Spresal. di Catania. Nel corso del controllo sono state identificate cento persone che lavoravano all’interno dell’area interessata, 97 mezzi da cantiere appartenenti a 42 società impegnate in forniture, subappalti e servizi per la realizzazione dell’opera. Tra questi, è stata accertata la presenza di mezzi e maestranze di una società, già destinataria di interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Catania in quanto, nel corso delle verifiche propedeutiche al rinnovo dell’iscrizione alla white list, sono emersi collegamenti di un socio con il clan mafioso “Cintorino” di Calatabiano. Per tale motivo, è stato intimato al direttore dei lavori di procedere all’immediata rescissione del contratto e all’allontanamento del personale e dei mezzi dal cantiere.
Alle operazioni hanno assistito dieci rappresentanti delle Polizie di altrettanti Paesi dell’Unione Europea, in qualità di osservatori in seno al gruppo Enaa (European Network for the Administrative Approach), nell’ambito dell’European Union Crime Prevention Network, unitamente a dirigenti del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della Dia di Roma. Al termine degli accertamenti conseguenti all’accesso presso il cantiere, svolti dalla Dia, dalle Forze di Polizia e dagli altri enti intervenuti, verrà trasmessa apposita informativa al Prefetto di Catania. Fonte “La Sicilia” del 07-10-2022