Giro di vite da parte della Guardia forestale nel controllo del territorio rurale nel versante nord dell’Etna e meridionale dei Nebrodi. Grazie all’arrivo di alcune nuove unità in servizio, ma soprattutto grazie alla sinergia fra i Distaccamenti forestali di Bronte, Randazzo e Maniace, gli uomini della Guardia forestale, al comando dell’ispettore ripartimentale delle Foreste, responsabile della provincia di Catania, dott. Filippo Buscemi, da alcune settimane stanno setacciando il territorio di campagna, organizzando servizi mirati di controllo. L’obiettivo è reprimere tutte quelle forme di illegalità che solitamente si verificano nei territori rurali, considerati abbandonati e difficili da raggiungere a parte delle Forze dell’Ordine. Ed il servizio ha già prodotto alcuni risultati. Durante un controllo nel bosco di Grappidà in territorio di Bronte, ma di competenza del Distaccamento di Maniace, durato addirittura 3 giorni, le Guardie forestali hanno trovato una piantagione di marijuana. Trentacinque piantine già abbastanza alte messe a dimora in una zona impervia raggiungibile solo con fuoristrada ben attrezzati. Chi le ha piantate ha pensato a tutto, realizzando anche un funzionale sistema di irrigazione con tubi in polietilene ben nascosti ed un impianto in grado di captare l’acqua dal vicino torrente.
La Guardia forestale ha sequestrato sia le piantine, sia l’impianto. Le indagini però continuano per individuare gli autori che rischiano una denuncia per coltivazione abusiva di sostanze stupefacenti. «Il territorio rurale, anche quello più lontano e difficilmente raggiungibile, non è terra di nessuno. – afferma il dott. Buscemi – Chi lo frequenta o vi opera deve rispettare le norme dello Stato e della Regione siciliana. Per questo nei prossimi giorni saranno intensificati i controlli del territorio a tutela del patrimonio naturale, del paesaggio contro ogni forma di illegalità ed a beneficio di tutti quei cittadini onesti che vogliono frequentare le aree rurali con rispetto ed in sicurezza». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 30-11-2022