La Guardia di Finanza di Bronte, nell’ambito di servizi volti alla tutela dei cittadini, predisposti dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, Colonnello Francesco Gazzani, ha scoperto due videogiochi illegali detenuti in una sala giochi di Bronte. Ultimamente, diversi cittadini esternavano lamentele per ingenti somme perse con le cosiddette “macchinette mangia soldi”. Da opportune indagini esperite è emerso che effettivamente parecchie persone, ultimamente, sperperavano al gioco tutte le entrate finanziarie a discapito delle proprie famiglie. Difatti, a giocare non sono solo i ragazzi, ma anche persone con famiglie a carico che “bruciano” giornalmente al gioco centinaia di euro. I Finanzieri hanno appurato che tra i tanti videogiochi installati nella sala giochi, ve ne erano due totalmente illegali: non erano provvisti di certificazione di collaudo e messa in esercizio, non avevano il “Nulla Osta” della competente Amministrazione Statale dei Monopoli, erano privi di targhetta identificativa e non erano collegati alla rete telematica. I due apparecchi permettono di giocare tramite inserimento di solo banconote, con taglio minimo di euro 5,00 e massimo di 50 euro. Le vincite sono quindi aleatorie e non dipendenti dalla capacità del giocatore che immancabilmente è destinato a perdere e, siccome tale tipo di gioco crea dipendenza, si sono verificati dei casi in cui alcune persone si sono dilapidati dei patrimoni. La scoperta non è stata fortuita, ma frutto della diuturna attività posta in essere dalle Fiamme Gialle, anche nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno del gioco illecito. I videogiochi illegali sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, così pure il denaro contenuto nelle stesse. Denunciato il titolare della sala giochi. Inoltre, sono state comminate pesanti multe che possono arrivare fino a euro 9.000,00 per ogni videogioco illegale rinvenuto.
Fonte Cronaca Oggi
ARTICOLO DE “LA SICILIA” DEL 02/01/2010
BRONTE: SEQUESTRATI DALLA GDF, VIDEOGIOCHI COL “TRUCCO”
In tanti si decidono a denunciare tutto alla Guardia di Finanza che interviene e sequestra quei videogiochi illegali che a più persone avevano “mangiato” interi stipendi. E’ accaduto a Bronte, nella cittadina in festa per celebrare il verde pistacchio. Dopo le segnalazioni dei cittadini, la Fiamme gialle hanno iniziato ad indagare, scoprendo che tra i tanti videogiochi installati in una sala giochi della cittadina, ve ne erano due totalmente illegali. Non erano, infatti, provvisti di certificazione di collaudo e messa in esercizio, ne avevano il “nulla osta” della competente Amministrazione statale dei Monopoli. Come se non bastasse, erano anche privi della targhetta identificativa e non erano collegati alla rete telematica. I due apparecchi permettevano di giocare solo se si inserivano banconote, con taglio minimo di 5 euro e massimo di 50. Di conseguenza, le vincite erano aleatorie e non dipendenti dalla capacità del giocatore che, immancabilmente, era destinato a perdere. L’operazione è stata eseguita nell’ambito di servizi volti alla tutela dei cittadini, predisposti dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Catania, colonnello Francesco Gazzani. I videogiochi illegali sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, così pure il denaro contenuto nelle stesse. Denunciato il titolare della sala giochi che dovrà anche pagare le pesanti multe comminate che per illeciti simili possono arrivare fino a 9.000 euro per ogni videogioco illegale trovato. Non è la prima volta che la Guardia di Finanza di Bronte, coordinata dal maresciallo, Carmelo Cicero, scopre videogiochi abusivi.