Finalmente si volta pagina e si fa chiarezza, una volta per tutte. Finiti gli scarica barile, i rimpalli di competenze, da oggi non si avranno più dubbi su chi deve intervenire. Al centro della questione c’è l’eliminazione dei rifiuti abbandonati da incivili cittadini sulle piazzole di sosta della Statale 284 Paternò-Randazzo. La situazione non è la stessa per tutto l’asse viario. La situazione di degrado, infatti, riguarda in maniera particolare il tratto territorialmente ricadente nei Comuni di Paternò e parzialmente Santa Maria di Licodia. Come detto sulla vicenda è finalmente arrivato un punto fermo; a metterlo il viceprefetto, Rosaria Giuffrè che ha convocato un vertice in Prefettura, con la presenza di Anas, Comuni e Città Metropolitana. Già lo scorso anno si è tentato di dare una soluzione alla problematica, ma i vertici in Prefettura sono stati spesso disertati o le parti in causa sono rimaste ferme sulle loro posizioni, ognuna convinta che la pulizia non competesse a loro. Mentre si dibatteva, la spazzatura sulle piazzole di sosta è cresciuta al punto che oggi le auto, in caso di necessità, non possono sostare per assenza di spazio. Lo stesso dicasi per la pulizia delle provinciali che nell’attesa di capire se l’eliminazione dei rifiuti tocca ai Comuni o alla Città metropolitana, sono diventate un immondezzaio. Ed eccolo il punto fermo.
Secondo quanto stabilito dal vertice in Prefettura, l’Anas penserà alla raccolta e dove possibile alla differenziazione del rifiuto con la pulizia di tutto, mentre il conferimento dell’indifferenziato in discarica toccherà ai Comuni. Si dovrebbe cominciare tra brevissimo, come chiesto dalla Prefettura. Alla riunione si è parlato anche della questione strade provinciali, con la Città metropolitana presente all’appuntamento. La situazione in questo caso non sembra ancora chiara visto la problematica “Pubbliservizi”, con la società della Città metropolitana in liquidazione e da fine mese senza personale. «Siamo pronti a ripulire – dice il sindaco di Paternò, Nino Naso – anche se abbiamo la necessità di evitare che il rifiuto da conferire possa incidere sulla percentuale della nostra differenziata. Non possiamo permetterci un calo, perché rischiamo di perdere le premialità della Regione. Chiediamo inoltre collaborazione per un controllo dei territori con l’installazione di telecamere di sorveglianza». Fonte “La Sicilia” del 02-03-2023