Ad esattamente 30 anni dalla nascita delle cooperative che, grazie al “famoso” articolo 23, hanno permesso a tanti giovani di essere assunti a tempo ridotto e determinato nella pubblica amministrazione, il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, chiude un capitolo non certo lusinghiero nel mondo del lavoro che ha relegato tanti giovani ad una vita da precari. Il Comune, infatti, è pronto a portare a termine la trasformazione del rapporto di lavoro dei 72 ex contrattisti del Comune già stabilizzati da part-time a full-time. Fino ad oggi, infatti, costoro hanno effettuato 30 ore settimanali. Completato l’iter burocratico ne effettueranno 36, esattamente come tutti gli altri dipendenti. E la notizia è stata annunciata ai lavoratori direttamente dal sindaco Firrarello, all’interno della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello. Presenti i capi area del Comune ed alcuni consiglieri comunali, con il sindaco che ha voluto che per primo intervenisse il dipendente Gaetano Barbagiovanni, che vivendo in prima persona il disagio di questi lavoratori, in tutti questi anni ha sempre proposto la difesa dei diritti: «Finisce un’era non del tutto positiva – ha affermato Barbagiovanni – Il lavoro è certamente espressione della dignità di ogni individuo e noi per anni non abbiamo potuto neanche accendere un mutuo. Essere precari ed a tempo parziale ci ha relegati ad una condizione di diversità anche nei confronti degli altri colleghi. Grazie all’Amministrazione comunale che ha voluto eliminare questa assurda disuguaglianza, restituendoci giustizia».
Prettamente tecnico l’intervento del capo del personale del Comune, la dottoressa Teresa Sapia, con il sindaco Firrarello che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da questi impiegati: «Avrei voluto celebrare questo giorno già nel 2014 – ha affermato – Ai tempi però la normativa non lo permetteva. Ricordo che quando diventai per la prima volta consigliere comunale i dipendenti del Comune erano appena 35. Così il sabato e la domenica molti certificati li facevano noi amministratori. Ricordo anche la nascita delle cooperative dell’art. 23 che, in verità, io sostenni. Purtroppo però il periodo di precariato è durato troppo. Appena tornato in Comune ho fatto il possibile per valorizzare la vostra professionalità. Certo al Comune mancano operai e vigili urbani, ma aumentare le vostre ore di lavoro era una questione di dignità». Fonte “La Sicilia” del 05-04-2023