Tempo di raccolta per i componenti del Consorzio di Tutela del pistacchio verde di Bronte, che a breve, oltre alla raccolta del frutto che avviene in settembre negli anni dispari, raccoglieranno anche i frutti derivanti dalla partecipazione a diversi progetti finanziati dall’Europa grazie all’assegnazione di somme con i fondi Psr (Programma Sviluppo Rurale). Infatti, è notizia di questi giorni l’assegnazione al Consorzio di un contributo grazie ad un Pif (progetto integrato di filiera) per una somma pari a 3 milioni di euro. Tale somma, sarà impiegata da 10 aziende socie del Consorzio, che hanno partecipato al bando, e servirà all’ammodernamento delle stesse. Soldi che potranno essere spesi sia per comprare nuove attrezzature, sia per delle ricerche sulle problematiche delle piante con studi approfonditi per migliorarne la resistenza. Ma non è finita qui, oltre a questo un altro contributo, stavolta di 95 mila euro, arriverà grazie ad un bando finanziato per la promozione del pistacchio. Questo a differenza del primo, coinvolgerà tutte le aziende e produttori soci del Consorzio.
Oltre a questi, il Consorzio ha partecipato anche ai bandi del Gal Etna, ed ha le carte in regola per potere avere altre somme assegnate. «Siamo contenti di quanto ottenuto – dichiara il presidente Enrico Cimbali – e di questo devo ringraziare tutti i soci e il Cda che mi hanno sempre sostenuto. Inoltre è doveroso ringraziare il dirigente della Regione Dario Cartabellotta, che ci ha seguiti nei vari iter, fornendo tutto l’appoggio degli uffici regionali. Inoltre, in questi giorni, siamo entrati a far parte del Consorzio “Origin Italia” cioè l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari Dop e Igp. Ha il compito di essere soggetto di sintesi delle esigenze collettive dei Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole». Una doppia soddisfazione per i soci del Consorzio nato a Bronte nel 2003, e che dal 2016 è stato riconosciuto anche dal Ministero.
Oggi il Consorzio di Tutela del Pistacchio di Bronte conta circa 400 soci tra produttori e confezionatori, che rappresentano circa il 70% dei produttori di Bronte e delle zone limitrofe, che per avere il marchio devono sottostare alle regole di un apposito disciplinare. I soci eleggono il Cda, composto da 7 persone, i quali a loro volta eleggono il presidente. Una notizia positiva, proprio alla vigilia della raccolta, che dopo due anni di attesa inizierà a fine agosto. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 28-06-2023