L’assenza di un reale movente e il tentativo di suicidio dopo l’assassinio dell’ex moglie sarebbero dei segnali che dovrebbero indurre la Corte d’Assise a disporre una perizia utile ad accertare la capacità di intendere e di volere di Filippo Asero. L’avvocato Mario Gaetano Schilirò ha insistito, anche nell’arringa, nella richiesta di sottoporre il suo assistito – accusato dell’omicidio di Ada Rotini – a una consulenza psichiatrica. Un’istanza reiterata al collegio presieduto da Sebastiano Mignemi più volte nel corso del dibattimento. La donna, originaria della provincia di Siracusa (nella foto assieme al suo carnefice), è stata uccisa con diverse coltellate il 21 novembre 2021 in via Boscia a Bronte. Il penalista ha chiesto alla Corte d’Assise di applicare il minimo della pena prevista con l’esclusione delle aggravanti. Il processo è stato articolato e a tratti drammatico, soprattutto quando si sono seduti sul banco dei testimoni alcuni testimoni oculari del barbaro omicidio. Ma anche alcune persone vicine alla vittima che hanno raccontato particolari intimi e retroscena vissuti dalla coppia. E non è un caso che Ada aveva deciso di lasciare quell’uomo che una mattina d’estate l’ha uccisa senza pietà.
Salvo sorprese la sentenza dovrebbe arrivare il prossimo 21 novembre, data programmata per le repliche delle parti. Asero rischia l’ergastolo. È stata infatti questa la richiesta formulata alla scorsa udienza dalla pm Alessandra Russo. Quel giorno di due anni fa l’imputato ha massacrato l’ex compagna (erano a un passo dal divorzio) e poi ha tentato il suicidio. Solo l’intervento di un carabiniere fuori servizio fermò il tentativo dell’imputato di togliersi la vita. Rotini si presentò a casa dell’ex marito per prendere alcuni oggetti personali, si portò con sé anche l’anziano uomo che assisteva, che fu raggiunto dai fendenti di striscio. Alla richiesta di condanna all’ergastolo formulata dalla procura si sono uniti anche gli avvocati di parte civile: Giuseppe Cultrera per i familiari di Ada, Antonella Cordaro per il comune di Bronte, Samantha Lazzaro per Cristina Minissale, Laura Farkas per Telefono Rosa Bronte, Valeria Sicurella per l’associazione Thamaia, Grazia Maesano per Working progress. Fonte “La Sicilia” del 25-07-2023