Adesso l’Area interna “Etna, Nebrodi Alcantara” è realtà. Nel Castello Nelson, che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha messo a disposizione dei 13 sindaci che costituiscono la Snai (Strategia Nazionale per le Aree Interne), sono stati approvati non solo la convenzione e le linee guida della strategia d’area, ma anche il vertice della nuova governance. L’assemblea dei sindaci, infatti, all’unanimità ha eletto presidente della Convenzione dei Comuni, il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, e vicepresidente il sindaco di Maletto, l’arch. Giuseppe Capizzi. «Ringrazio tutti i colleghi sindaci per la fiducia – ha commentato Sgroi alle fine dell’incontro – nella consapevolezza che questo nuovo strumento costituisca un’importante opportunità di sviluppo per i territori coinvolti. Il legislatore, infatti, attraverso le Aree interne, ha individuato le aggregazioni di Comuni come il soggetto giuridico deputato a determinare la strategia di sviluppo dell’intero territorio attraverso la concessione e gestione diretta dei finanziamenti europei. Per i Territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a loro stessi come il nostro una grande opportunità. Ringrazio – ha concluso Sgroi – il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – per aver concesso come sede dell’Area interna il Castello Nelson, certamente fra i più importanti “monumenti” storici della Sicilia, con un respiro ed un’attrazione europea che ci aiuterà a raggiungere gli scopi prefissati». Soddisfatto anche il sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi: «Come ho sempre ribadito ai miei colleghi in occasione degli incontri effettuati dopo il mio insediamento – ha affermato – questo strumento ci permetterà di attuare lo sviluppo urbanistico delle nostre comunità esattamente come questo è stato concepito nella storia. Ci permetterà, infatti, di pianificare azioni di crescita in maniera macroscopica e non più attraverso una visione microscopica, spesso tristemente legata a mentalità campanilistiche. Tredici Comuni insieme abbiamo l’opportunità di programmare uno sviluppo sostenibile a vantaggio di tutti, e noi sindaci, attraverso analisi delle esigenze, abbiamo l’obbligo di provare ad eliminare i gap che ci sono fra i territori. L’Area interna, infatti, – conclude – come ha previsto il legislatore, è una grande opportunità soprattutto per i piccoli Comuni che, a causa delle tante difficoltà e fra queste la carenza di personale, non riescono a garantire gli stessi servizi dei Comuni più grandi».
E dell’Area interna “Etna, Nebrodi Alcantara” fanno parte i Comuni di Bronte, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maletto e Maniace della provincia di Catania, cui si aggiungono i Comuni di Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, Roccella Valdemone, San Teodoro, Cesarò, Francavilla di Sicilia e Santa Domenica Vittoria della provincia di Messina. L’assemblea ha anche votato l’Unione dei Comuni fra Bronte, Randazzo e Castiglione di Sicilia, ovvero il braccio operativo alla strategia d’area cui i sindaci hanno già indicato le linee guida che, fra le altre cose, puntano allo sviluppo economico dell’Area, all’estensione ed alla valorizzazione del sistema agri-food, al rafforzamento dell’offerta turistica, al potenziamento del sistema formativo e sviluppo dell’imprenditorialità, al miglioramento della qualità della vita, oltre a garantire una piena accessibilità del territorio realizzando una mobilità sostenibile. «Comincia un’avventura unica ed affascinante – conclude il neo presidente Sgroi – Tutti i sindaci siamo consapevoli dell’impegno che ci coinvolgerà per garantire ai cittadini le opportunità offerte dal legislatore. Sappiamo bene di trovarci in un territorio marginale si, ma con notevoli ricchezze da valorizzare. Sappiamo che risorse naturali, storiche e culturali sono in condizione di creare nuovi circuiti occupazionali e nuove opportunità imprenditoriali. Solo così potremmo contrastare l’emorragia demografica». Fonte “La Sicilia” del 09-10-2023