Allarme furti nelle campagne, diversi gli episodi denunciati dai proprietari. Ad essere presi di mira le case di campagna, i depositi di attrezzi e le piccole fattorie dove spesso vengono trafugati ovini, suini e persino galline. L’ultimo episodio si è verificato qualche giorno addietro in una casa in contrada Fontana Murata, di proprietà di un bracciante di Maletto. Durante la notte, dei ladri hanno rotto una porta posta sul retro, portando via vino imbottigliato, olio, e diversi attrezzi da lavoro per un danno di circa mille euro. I ladri, oltre a cercare attrezzi in un magazzino adiacente la casa, hanno messo tutto sottosopra cercando forse denaro o altro, ma la loro ricerca è stata vana. Tra l’altro l’uomo non aveva neanche attrezzi costosi, in quanto qualche mese fa, aveva subito un altro furto, con i ladri che avevano portato via due motozappe, decespugliatori, motoseghe e altri attrezzi molto costosi, che si usano per i tanti lavori in campagna non ancora rimpiazzati. Una situazione che dura da tempo, e che necessiterebbe di maggiori controlli. Infatti mentre negli anni scorsi erano frequenti i furti di bestiame ai danni degli allevatori, da qualche anno la situazione è cambiata.
Ormai sono pochi gli allevamenti rimasti e spesso i ladri puntano sulle case di campagna portando via oltre ai ricercati attrezzi, anche elettrodomestici, suppellettili e tutto quello che può essere venduto sul mercato nero. Purtroppo, oltre al fatto che in poche abitazioni siano presenti sistemi di allarme o telecamere, anche ultimamente in tanti cercano di installarli, ad aiutare i ladri c’è la scarsa presenza delle forze dell’ordine, in quanto specie la notte, è operativa solo una pattuglia di carabinieri della Compagnia di Randazzo che deve coprire il territorio da Bronte a Piedimonte, e che in caso di intervento per un furto, o un banale incidente, resta bloccata anche per ore. Una situazione che dovrebbe essere maggiormente seguita anche dagli Amministratori locali, richiedendo un numero maggiore di carabinieri su un territorio molto ampio. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 21-11-2023