Per molti quello che è accaduto ad una signora di 89 anni è l’emblema dei problemi delle politiche sanitarie siciliane nei territori montani. Di certo dimostra il grande disagio che devono sopportare i pazienti e soprattutto le famiglie degli anziani che hanno bisogno di cure ospedaliere che non è possibile effettuare all’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. La signora, sabato 4 novembre, alle 9 del mattino, è stata trovata dalla badante riversa per terra a casa. Trasportata al Pronto soccorso dell’ospe – dale di Bronte le è stata diagnosticata una frattura al gomito. Ma non solo. Al tampone purtroppo è risultata positiva al covid. Non potendo garantire a Bronte le cure del caso, è stato disposto il suo trasferimento in un ospedale più attrezzato. Ma, per motivi che non si riesce ancora a capire, non è stata trasferita a Biancavilla o negli ospedali delle aziende di Catania. La signora è stata trasferita a Caltagirone, a circa 100 chilometri di distanza, percorribili in auto in non meno di un’ora e mezza. Immaginate il disagio per la famiglia e i figli. Immaginate la preoccupazione della signora, isolata in un ospedale senza poter vedere i parenti.
Detto ciò le domande, che anche la gente comune si pone, sono molteplici. Se è probabile che il covid abbia giustamente imposto un regime di estrema prudenza nelle visite, come mai non è stato possibile ricoverare una signora di 89 anni in un reparto di Ortopedia di un ospedale più vicino possibile a Bronte, comprese le tante aziende ospedaliere di Catania? Inoltre, visto che ormai con il covid bisogna conviverci, c’è da chiedersi se non è il caso che gli ospedali si attrezzino per far sentire ai pazienti soprattutto anziani il più possibile vicini i familiari. Noi abbiamo rivolto questi interrogativi all’Asp 3 di Catania e siamo in attesa di ottenere risposte. Risposte che la gente pretende da chi governa la Sanità, anche perché quello che balza ai loro occhi è il costante depotenziamento dei servizi dell’ospedale di Bronte che, di contro, raramente registrano un rafforzamento. La “nonnina” è stata poi dimessa proprio ieri pomeriggio. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-11-2023