Buone notizie per gli abitanti di Cesaró e San Teodoro, infatti una nota dell’Asp di Messina inviata al primo cittadino di Cesaró, chiede per il prossimo 12 gennaio, un incontro per pianificare l’attività futura e l’eventuale ripresa delle vaccinazioni. Un piccolo risultato considerando ciò che è avvenuto nei giorni scorsi, con la chiusura delle vaccinazioni in loco, e l’eventuale spostamento a Francavilla o Giardini Naxos per gli utenti. Ma stavolta l’epilogo è diverso. Infatti il sindaco di Cesaró, Katia Ceraldi, oltre a scrivere agli enti competenti, ieri si è recata personalmente a Palermo, all’assessorato alla Salute, per chiedere l’immediato ripristino del servizio. E oggi il blitz ha dato i primi frutti, con la missiva che potrebbe fare ripartire un servizio importante per le due comunità sui Nebrodi.
Ma nonostante l’apertura c’è ancora da lavorare, per ridare ai due Comuni i servizi essenziali che l’Asp ultimamente ha spesso negato. Una battaglia che il sindaco intende portare a termine per il rispetto del diritto alla salute e della dignità di due popolazioni. Un comportamento, quello dell’Asp, molto discutibile e poco professionale, è con scarsa tutela per i cittadini di Cesaró e San Teodoro. Basti pensare alle ultime situazioni tra cui la mancanza di medici e pediatra, spesso mancanti e alla somministrazione di vaccini scaduti, situazione sotto indagine dei carabinieri. Tra le opzioni al vaglio del sindaco Ceraldi, la seria possibilità di essere accorpata al Distretto Sanitario di Bronte per ridurre i disagi dei suoi concittadini.