“Mamma ciclone” ha coinvolto tutti anche a Bronte. Ospite della dirigente dell’Istituto superiore Capizzi Grazia Emanuele, Lucia Colletta Frisone, mamma di Fulvio Frisone, il fisico italiano affetto da tetra paresi spastica distonica, ha raccontato ai ragazzi la forza, la tenacia e la determinazione che ha dovuto mettere in campo per far conquistare al figlio i traguardi che la sua grande mente voleva raggiungere a dispetto della disabilità fisica. “E’ iniziato tutto per colpa di un caso di malasanità. – ci dice – Se i medici non mi avessero costretto ad un lungo travaglio, mio figlio oggi non sarebbe sulla sedia a rotelle. Dobbiamo far capire al mondo che la disabilità fisica non esiste. Sono gli altri che hanno quella mentale. Incontro i giovani – ha concluso – per fargli capire di non sprecare le proprie energie e di valorizzare le proprie risorse”. Mamma ciclone ha incontrato prima i ragazzi dello Scientifico e poi, al cine teatro comunale, le quarte e le quinte dell’intero Capizzi insieme con una delegazione dell’Istituto Benedetto Radice. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle politiche scolastiche del Comune, Enzo Bonina che ha portato i saluti del sindaco Pino Firrarello, ringraziato dalla signora Frisone per le leggi a favore dei diversamente abili che nelle vesti di senatore ha sostenuto. “Fulvio – ha affermato l’assessore Bonina – dimostra come le disabilità fisiche siano marginali rispetto all’intelligenza umana, in grado, quella si, di superare ogni barriera e farci raggiungere ogni tipo di traguardo. La signora Lucia poi è l’esempio più significativo dell’amore che una mamma nutre verso i figli”. I ragazzi – ha concluso la professoressa Emmanuele – ascoltando Lucia hanno capito dove può arrivare il coraggio di una madre, ma soprattutto hanno avuto l’occasione per riflettere e vedere la diversità con occhi diversi”.