«Adesso giustamente Randazzo è inserito nell’elenco dei Comuni della Sicilia a vocazione turistica». Ad esprimere soddisfazione è il deputato regionale, Nicola D’Agostino, che quando nel febbraio scorso l’assessorato regionale al Turismo aveva emanato il decreto con l’elenco, aveva dimenticato Randazzo con i suoi musei, le sue chiese e la sua storia. D’Agostino era stato sollecitato ad intervenire dall’ex sindaco di Randazzo, Salvatore Agati. «Da cittadino mi sono molto arrabbiato – afferma Agati – ringrazio l’on. D’Agostino per essere intervenuto». «In verità – aggiunge il deputato regionale – quando ho sottoposto il problema in assessorato ho incontrato la massima disponibilità. In effetti, tutti erano consapevoli che Randazzo meritasse di diritto il titolo di Comune a vocazione turistica». «Ringrazio anch’io D’Agostino e tutti coloro che sono intervenuti in questa vicenda – aggiunge il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo – ma la Regione non solo aveva il dovere di rimediare, ma doveva anche prendere seri provvedimenti nei confronti del funzionario che ha escluso la mia città. Funzionario che invito a Randazzo per rendersi conto di cosa offre ai visitatori».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia del 22-10-2011
ATO JONIAMBIENTE: “LA RACCOLTA RIFIUTI TORNI AI COMUNI”
La Regione siciliana riapre la discussione su una possibile riforma delle Ato, e Francesco Rubbino, presidente della Joniambiente, la prima società Ato in Sicilia ad aver recepito gli indirizzi regionali, mettendosi in liquidazione, e fra le poche ad aver garantito un servizio costante ed efficiente, lancia un appello. “Possono essere individuate tutte le soluzioni possibile – afferma – ma per funzionare a dovere, la gestione e il finanziamento del servizio di raccolta dei rifiuti deve essere di competenza esclusiva dei Comuni. Non nascondiamocelo – continua Rubbino – questo è un servizio difficile da gestire, sia per le difficoltà tipiche del settore, sia perché con l’attuale sistema quasi naturalmente si formano debiti fra l’Ato e la società che effettua il servizio, poiché i Comuni non pagano e pensano di poter scaricare sulle Ato responsabilità che sono anche proprie. Per questo il servizio deve tornare di competenza comunale, con i sindaci direttamente coinvolti a garantire qualità e sostenibilità economica”. Per un Comune però sarebbe troppo oneroso gestire per esempio le discariche che per Rubbino devono essere amministrate dagli enti sovracomunali: “La gestione delle discariche o dei centri di compostaggio potrebbe essere provinciale o della Regione, ma alcuni servizi come la promozione della raccolta differenziata e la pulizia delle strade devono per forza essere svolti dai Comuni”. Fonte “La Sicilia” del 23-10-2011