La notizia è così importante da fare la storia della Città del pistacchio. Da decenni, infatti, Bronte tenta di scavare il terzo pozzo in contrada Musa per risolvere il problema della crisi idrica in estate e per abbattere i quantitativi di vanadio che provengono dal pozzo di Ciapparazzo. Adesso ci sono tutte le condizioni affinché il terzo pozzo a Musa venga scavato. L’Ati 2, l’Assemblea territoriale idrica di Catania, infatti, ha approvato “in linea amministrativa” il progetto di quasi 5,5 milioni di euro che permetterà al Comune non solo di scavare il pozzo, ma di realizzare il serbatoio di Poggio San Marco, ristrutturare quelli di contrada Annunziata e Stazione, di realizzare la condotta di collegamento da Kennedy alla vasca di Poggio San Marco e ristrutturare il serbatoio di contrada Rivoglia con tanto di condotta di alimentazione. «Una vittoria di grandissimo valore. – afferma il sindaco Pino Firrarello – ho promesso ai brontesi che avrei fatto il possibile per non far soffrire loro più la sete. Il terzo Pozzo Musa ci darà acqua a sufficienza. Erano – poi racconta – i primi anni ‘80 quando in Consiglio comunale discutevamo dell’importanza dell’approvvigionamento idrico. Ricordo quando l’acqua a Bronte era veramente poca e quando ci siamo battuti per avere più acqua da Ciapparazzo. Oggi, invece, siamo pronti a realizzare opere che ci permetteranno di non dipendere più dall’Acoset e di erogare acqua corrente buona, salubre a sufficienza pur tutta la città». E la notizia dell’approvazione ha suscitato soddisfazione. Il progetto redatto e curato dal responsabile dell’Area Urbanistica del Comune, geometra Nino Saitta, con l’ing. Salvatore Caudullo, responsabile del settore Lavori pubblici del Comune nelle vesti di Rup, infatti, stravolgerà l’intera rete idrica.
«Con l’approvazione del progetto – spiega Saitta – si completa definitivamente l’iter burocratico. Siamo pronti adesso ad aggiudicare i lavori». «Non vediamo l’ora – conclude Firrarello – di verificare quanta acqua riusciremo a estrarre dal terzo pozzo Musa. Soprattutto non vediamo l’ora di berla. Sappiamo che l’acqua che proviene da Musa è particolarmente buona». E il fabbisogno di acqua a Bronte è di circa 90 litri di acqua al secondo. Circa 50 se ne captano dagli attuali 2 pozzi Musa, mentre il resto arriva dal pozzo di Ciapparazzo dell’Acoset. Il progetto del terzo pozzo Musa prevede uno scavo a circa 100 metri dagli altri due. Sarà profondo circa 250 metri e largo 45 centimetri, ovvero il necessario per ospitare una pompa da 150 cavalli, con la falda che si troverà già a 120 metri di profondità. Da previsione si pensa di prelevare più di 30 litri di acqua al secondo, ovvero il quantitativo utile per dare acqua buona a tutto il centro abitato. Fonte “La Sicilia” del 28-12-2023