Eccome se ci voleva la pioggia dopo mesi di siccità. Ma la pioggia ha fatto emergere i problemi di impermeabilizzazione del tetto del plesso scolastico che ospita il Liceo Scientifico in viale Kennedy. All’improvviso dal controsoffitto di un corridoio è apparsa un’evidente infiltrazione, e facendo le prove di solidità del solaio alcune parti dell’intonaco sono venute giù. I Vigili del fuoco sopraggiunti non hanno potuto che constatare come dalla copertura priva di tetto con le tegole, ma protetta da una guaina bituminosa, grondasse acqua. Niente lezioni nell’Istituto quindi. L’avvocato Giuseppe Gullotta, in qualità di rappresentante d’istituto, che afferma: «Gli studenti hanno deciso di protestare e non frequentare la scuola a causa di infiltrazioni d’acqua causate dalle recenti piogge. Vedere la nostra scuola priva di studenti in pieno anno scolastico è non solo desolante ma anche inaccettabile. Abbiamo deciso quindi di agire e scrivere alle autorità competenti, iniziando da Provincia e Prefettura e successivamente anche al Comune di Bronte ed agli Uffici scolastici provinciale e regionale. Questa non è la prima volta che ci troviamo di fronte a questo problema di infiltrazioni d’acqua e caduta di porzioni di soffitto.
È successo anche l’anno scorso ed è inaccettabile che, nonostante un intero anno, nessuna azione correttiva sia stata intrapresa». L’immobile è di proprietà del Comune, ma è stato ceduto alla Città metropolitana cui spetta la manutenzione. Dall’Ufficio tecnico del Comune però abbiamo appreso che la Città metropolitana da appena qualche anno avrebbe realizzato una nuova copertura con la guaina bituminosa, ma stranamente la capacità di impermeabilizzazione sarebbe minima. Sarebbe opportuno quindi che l’ex Provincia intervenisse con maggiore incisività, per evitare le infiltrazioni e rendere sicuro il solaio. Nel caso in cui questo non fosse possibile il Comune, con senso di responsabilità, trattandosi anche di un problema di Protezione civile, vedrà come intervenire, facendo anche di più. È stato, infatti, già dato incarico ad un architetto per realizzare il progetto del tetto vero e proprio con le tegole. Così il problema dovrebbe essere risolto in maniera definitiva. Fonte “La Sicilia” del 16-01-2024