Terzo furto all’Istituto comprensivo Edmondo De Amicis di Randazzo. Questa volta però quanto accaduto ha un sapore ancora più amaro, perché è fondato il sospetto che i ladri abbiamo agito con l’aiuto di un basista interno. Dopo i precedenti furti, infatti, l’Istituto si era dotato di un impianto di allarme, ma chi ha agito sapeva bene come eluderlo. In pratica sapeva che nell’aula magna vi era un unico sensore di allarme e sapeva anche che quella notte l’ambiente era stato diviso in due stanze da un separé. I ladri, quindi, hanno forzato una finestra dal lato “indifeso”, si sono introdotti all’interno della stanza ed hanno arraffato un mixer audio, due casse acustiche, due microfoni e vari cavi elettrici. Amareggiato il dirigente scolastico Salvatore Malfitana: «Questo furto è un vero e proprio affronto alla nostra comunità educativa. Un gesto codardo e vile che ha privato i figli di questa cittadina di strumenti fondamentali per il loro percorso educativo. Attualmente non disponiamo delle risorse necessarie per rimpiazzare quanto sottratto». Ma se il furto alla De Amicis è andato a buon fine, pare che in altre due occasioni i ladri sarebbero tornati a casa con il sacco vuoto.
Tentativi furto ci sarebbero stati, infatti, in altri Istituti, dove però l’efficacia dei sistemi di allarme avrebbe provocato il tempestivo arrivo dei carabinieri e mandato a mondo il piano dei ladri. Intanto la città è in allarme. «Faccio appello al senso civico della stragrande maggioranza dei randazzesi – ha detto il sindaco Francesco Sgroi – chiunque abbia visto qualcosa informi le forze dell’ordine, impegnati a individuare i colpevoli. Faccio anche appello alla sensibilità dei genitori. Da sindaco e da genitore, il sospetto che qualche studente dell’Istituto abbia potuto fare da basista in questo furto mi fa inorridire. I genitori non abdichino al ruolo educativo e siano attenti osservatori dei comportamenti dei propri figli, per evitare devianze che possono danneggiarli. Sono ormai parecchi i furti nella città e nelle campagne – ha concluso – il primo cittadino – al fianco degli investigatori e della magistratura attueremo ogni azione per far tornare serena questa comunità». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 24-01-2024