Dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Randazzo per infiltrazioni mafiose, si registrano le prime reazioni di esponenti politici e sindacali. In una nota, a firma di Pierpaolo Montalto, segretario di Sinistra Italiana Sicilia, di Pierluigi Magro di Sinistra Italiana Randazzo, e di Giuseppe Mannino Ugs Sicilia, si legge: «Lo scioglimento rappresenta l’ennesimo gravissimo sintomo di un male che ha infettato il nostro tessuto democratico e che minaccia di eroderlo definitivamente. Il rischio è infatti che la degenerazione del nostro sistema di rappresentanza democratica non incontri più un’efficace resistenza politica e sociale a Randazzo come nel resto dell’isola. A Randazzo appare gravissimo come, dopo l’inchiesta “Terra bruciata” che aveva già lanciato un preoccupante allarme e acceso i riflettori sulle relazioni tra politica e criminalità nel territorio, nessuno sia riuscito a costruire, o abbia voluto farlo, un argine democratico, civico ma anche politico, a una marea che ha travolto anche il nuovo consiglio comunale, portando con sé inevitabilmente anche la credibilità e la legittimità del governo politico del Comune. Le responsabilità sono numerose! «Un elenco lungo – continua il documento – che coinvolge le colpe di tante e tanti in modo assolutamente trasversale tra le forze politiche e le loro proiezioni, miseramente mascherate da liste civiche. Rivendichiamo la scelta del nostro giovanissimo gruppo dirigente locale di non partecipare alle elezioni amministrative randazzesi per incompatibilità con un tessuto politico non in grado di avanzare una proposta credibile, ma soprattutto come atto di forte rottura con quei rischi che correva la vita democratica del paese.
Sinistra Italiana a Randazzo vuole quindi ripartire innanzitutto da quelle ragazze e da quei ragazzi del nostro partito che hanno avuto il coraggio di credere che a volte un passo indietro alle elezioni possa darti l’energia e la credibilità per intraprendere un nuovo percorso. Un nuovo percorso che deve intraprendere anche un paese straordinario e ricco di energie e risorse umane, naturali, culturali e artistiche come Randazzo, il quale merita – finalmente – una rappresentanza politica credibile, che abbia cura della comunità e si opponga alla mafia, alla speculazione e alla corruzione. Le energie a Randazzo esistono e vanno ricercate nella società civile, nel sindacato, nelle associazioni; le deve trovare anche una sinistra politica che ha il dovere di costruire unità, un’alternativa credibile e reale, senza ambiguità e senza sacrificare le ragioni di un patrimonio di lotte, programmi e valori, senza il quale risulta impossibile sperare di costruire un vero cambiamento. Un cambiamento che può e deve essere costruito a Randazzo e nel resto della Sicilia urgentemente e senza indugi».