Tempi duri per gli evasori delle tasse locali. Il Comune di Bronte sta chiudendo i contatori di tutti i cittadini che non pagano la bolletta dell’acqua. Gli addetti alla manutenzione della rete idrica sono già al lavoro, e, accompagnati dalla Polizia municipale, prima invitano gli utenti a pagare praticamente subito e poi, di fronte al rifiuto, agiscono interrompendo l’erogazione dell’acqua potabile. Pensate che sono già 9 i contatori chiusi. Il loro lavoro però rischia di essere lungo e dispendioso perche, carte alla mano, sono tanti i morosi del canone idrico nella Città del pistacchio. Su complessivamente 9000 utenze, infatti, sono circa 1500 quelli che dal 1995 ad oggi hanno dimenticato di pagare la bolletta per uno o più anni. Nella lista ci sono utenti che devono pagare appena 73 euro, altri che ne devono pagare anche 2.500. “Abbiamo deciso di intervenire non certo per vessare i cittadini – spiega il sindaco Pino Firrarello – ma per una questione di giustizia nei confronti di coloro che pagano e di equità nei confronti di tutti. Il 16% di morosi in una cittadina come Bronte sono tanti, ma ci consola il fatto che in tantissimi (circa 7500) pagano regolarmente con grande senso civico, contribuendo al mantenimento di un servizio che a Bronte è estremamente oneroso a causa dei sollevamenti elettrici. Oltre a ciò – conclude – vale sempre il principio che tutti devono pagare le tasse, per poi se possibile pagare tutti di meno. Invito i cittadini a regolarizzare la propria posizione subito, altrimenti, nostro malgrado, saremo costretti ad agire”. Dai calcoli effettuati dagli uffici, i morosi dal 1995 ad oggi hanno provocato un mancato introito nelle casse comunali di circa 750 mila euro. Fondi che adesso il Comune spera di introitare. “Sono anni – spiega il dirigente dell’Ufficio tecnico Salvatore Caudullo – che l’Ufficio acquedotto ha iniziato l’attività di monitoraggio dei pagamenti, provvedendo ad inoltrare gli opportuni ruoli e stoppare ogni tipo di possibile prescrizione. Oggi, dopo aver informato i cittadini in tutti i modi anche attraverso opportuni manifesti, stiamo intervenendo drasticamente”. Gli operai continueranno ogni giorno a suonare i campanelli delle case dei morosi fino alla fine del lungo elenco, nella speranza che questo si assottigli perché magari la gente finalmente si è convinta a mettersi in regola.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto