Un simbolico taglio del nastro che non ha soltanto inaugurato una nuova sede, ma ha salvato anche un servizio a favore di centinaia di agricoltori. Parliamo della Condotta agraria di Bronte che ha rischiato di chiudere, perché la Regione non ha i fondi per pagare gli affitti delle sedi, ma che ha trovato posto nell’immobile che un tempo ospitava la caserma dei carabinieri. Un immobile di via Orto Basiliani di proprietà del Comune, che il sindaco Pino Firrarello ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente, per evitare che gli agricoltori fossero costretti a recarsi altrove. Per questo l’inaugurazione è stata una grande festa, alla presenza non solo del sindaco e di parte della Giunta municipale, ma anche dell’on. Giuseppe Castiglione e del consigliere comunale Nunzio Castiglione, che si è battuto con forza affinché il servizio rimanesse a Bronte. Con loro numerose autorità come la dottoressa Daniela Barraco, responsabile del servizio ed il dott. Giovanni Sutera, dirigente dell’Ispettorato agricoltura di Catania: «Grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale di Bronte – ha affermato quest’ultimo – che ha concesso questi locali in comodato d’uso gratuito, è stato scongiurato il rischio che la condotta chiudesse i battenti. Per la Regione, infatti, è sempre più difficoltoso pagare i canoni degli affitti». «Penso – ha affermato l’on. Castiglione – che sia straordinario l’impegno del Comune nel tentativo di garantire un servizio agli agricoltori. L’agricoltura è un settore dove c’è sempre più bisogno di assistenza, informazione, formazione.
Una condotta agraria come quella di Bronte costituisce una ricchezza per gli agricoltori e per i giovani che nell’agricoltura credono». Soddisfatto anche il consigliere Nunzio Castiglione: «È troppo importante per gli agricoltori poter usufruire dei servizi che garantisce la Condotta agraria. Perderla sarebbe stato un disastro». Si emoziona il sindaco in occasione del suo intervento: «I miei primi 10 anni di vita li ho trascorsi in campagna – ha affermato – L’agricoltura è uno dei comparti più importanti, ma stranamente più trascurati dalla nostra Regione che non sembra guardare più al futuro. Nel frattempo che Palermo si decida ad investire di più, noi abbiamo salvato il servizio a beneficio di tutti». Fonte “La Sicilia” del 14-02-2024