“Mi vedrete spesso a Bronte. So cosa vuol dire vivere in un Comune distante e mal collegato dai grandi ospedali”. Sono le parole del neodirettore generale dell’Asp 3 di Catania, Giuseppe Laganga Senzio. Il direttore è venuto a Bronte, insieme con il direttore sanitario dell’Asp, dott. Antonino Rapisarda ed il dott. Angelo Tarascio, direttore del Dipartimento Materno Infantile, per incontrare il direttore dell’ospedale, dott. Salvatore Pillera ed i medici. Appena si è sparsa la voce della sua presenza però, il sindaco, Pino Firrarello, ha deciso di recarsi in ospedale per riceverlo da primo cittadino ed affrontare con il neodirettore i tanti problemi che attanagliano il Castiglione Prestianni. Per questo all’incontro hanno partecipato, il presidente del Consiglio comunale, dott. Aldo Catania, il vicesindaco, dott. Salvatore Pizzuto ed il presidente della Commissione consiliare alla Salute, dott. Ernesto Di Francesco. Ne è venuto fuori un dialogo schietto, con il neodirettore pronto a creare con il Comune le sinergie possibili per affrontare i problemi e dotare al territorio la necessaria offerta ospedaliera. “Un tempo – ha affermato Firrarello – questo ospedale era un fiore all’occhiello. I cittadini potevano contare su tutti i servizi essenziali, ed unità operative come Ortopedia e Urologia attiravano pazienti da paesi lontani. Oggi non è più così. – ha continuato – Mancano i medici, Urologia non c’è più, in servizio c’è un solo ortopedico ed i medici che vi operano lo fanno con impegno, sacrificio e responsabilità.
Questo perché i piccoli ospedali non ricevono le giuste attenzioni, dimenticando che quelli grandi posso svolgere bene la propria funzione solo se quelli piccoli funzionano a dovere. La Regione ed il Governo devono affrontare il problema”. “Ci ragioneremo sopra. – ha risposto il dott. Laganga Senzio – Ovviamente tutto va visto nell’ottica della rete ospedaliera. La carenza di medici è un problema perché la domanda maggiore dell’offerta permette ai professionisti di scegliere dove lavorare. Gli incentivi economici previsti in finanziaria per i medici che operano nelle zone disagiate, forse ci aiuteranno. Nel frattempo – ha continuato – vi dico che conosco le criticità di questo ospedale che affronterò con la collaborazione e il supporto di tutti gli stakeholder”. Sindaco e direttore generale si incontreranno nuovamente fra una decina di giorni.