Commercianti sotto i riflettori della Guardia di Finanza di Bronte che, a seguito di precise disposizioni dei comandi superiori, ha promosso un’operazione di controllo mirata a combattere il fenomeno del caro vita ingiustificato nell’intero territorio di competenza che va da Bronte fino a Linguaglossa. Già da ieri militari della tenenza brontese si recano negli esercizi, soprattutto di prodotti di prima necessità, per prendere nota dei prezzi praticati al pubblico e delle modalità di vendita. Preso nota dei prezzi, i finanzieri trasferiranno i dati alla banca dati nazionale che la Guardia di Finanza sta redigendo con l’obbiettivo di verificare se, nelle varie fasi di vendita soprattutto dei beni di prima necessità, sono stati praticati aumenti ingiustificati. Contemporaneamente, gli uomini delle Fiamme Gialle controlleranno se la vendita viene effettuata dai commercianti nel rispetto della normativa con attenzione al rispetto della legge che vieta ai panificatori di vendere il pane a pezzo e con il prezzo fisso. Il pane va sempre pesato – dice il comandante della tenenza brontese Carmelo Cicero – e mai venduto a pezzo: Si rischia la truffa in commercio». I controlli della Finanza arrivano in un momento in cui le associazioni dei consumatori protestano per gli aumenti di pane e pasta e proprio a Bronte i panificatori hanno deciso di alzare il prezzo a 2 euro al chilo. Un aumento che secondo la Finanza sarebbe sproporzionato rispetto all’aumento che nelle settimane scorse i mugnai hanno praticato al costo della farina.
Fonte La Sicilia 20-09-2007