«Voglio ricordarti sempre allegro e gioioso. Non doveva andare così». È uno dei numerosi post pubblicati ieri sui social dalle tantissime persone che volevano bene a Giovanni Zumbo e che non si danno pace per quanto accaduto. In molti a stento riescono a credere che Giovanni, ad appena 52 anni, possa essere rimasto schiacciato dal trattore che sapeva guidare benissimo. Stava lavorando, infatti, nel vigneto di un’azienda agricola in contrada Galluzzo, quando l’improvviso smottamento di un terrazzamento ha fatto ribaltare il trattore, che ha finito per rovinagli addosso e schiacciarlo. Una disgrazia che ha lasciato tutti sgomenti a Castiglione, perché Giovanni era conosciuto e apprezzato. In tanti, lo ricordano appassionato di calcio, al punto da essere tra i primi promotori del “Castiglione calcio” più forte della sua storia. Quello per intenderci che arrivò a gareggiare in Eccellenza. Molti lo ricordano anche onesto e bravo commerciante, perché Giovanni, prima di decidere di dedicarsi all’agricoltura, gestiva un magazzino di materiale edile. Era conosciuto anche perché assiduo frequentatore della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, dove questa mattina, alle 10.30, si celebrano i funerali, officiati, assieme al parroco don Orazio, dal vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti. Giovanni lascia la moglie, un figlio, oltre a tanti amici.
C’è poi l’altro aspetto di questa triste vicenda. Ieri sul posto, assieme al 118, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Randazzo, chiamati ovviamente a verificare l’accaduto ed accertare eventuali responsabilità. Di lavoro, infatti, si muore troppo spesso come hanno affermato ieri la Uila e la Uil di Catania e Sinistra Italia e ribadito oggi la Cisl e l’Ebat Ciala di Catania, ente bilaterale che rappresenta sia le aziende agricole che gli operai. «In agricoltura – afferma Alfio Turrisi, segretario generale della Fai Cisl di Catania – secondo i report dell’Inail, gli incidenti sono in aumento. È importante adottare misure di prevenzione». «Rafforzeremo ulteriormente i nostri sforzi – annuncia invece Petralia dell’Ebat Ciala – e ci impegniamo ad avviare iniziative per sensibilizzare sul tema della sicurezza dei mezzi e della formazione dei lavoratori». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 19-05-2024