La città si mobilita contro il rischio di perdere, anche se temporaneamente, gli ambulatori del Pta di viale Catania. A lanciare l’allarme è l’avvocato Giuseppe Gullotta: «Con sempre maggiore insistenza, – scrive infatti in una nota – si parla di spostare gli ambulatori, in altri paesi come Maletto, Maniace e Randazzo. Questo per fare spazio a un ospedale di comunità. Ma sappiamo bene che, in altri luoghi dove sono stati creati, questi ospedali di comunità hanno portato a risultati disastrosi! A fronte della perdita secca degli ambulatori, avremo in cambio il nulla! Dobbiamo scongiurare questa sciagurata decisione! È urgente istituire subito un tavolo tecnico insieme all’Amministrazione comunale e ai comitati civici per dire no». «Lo sgombero dei locali –spiega l’Asp – è propedeutico all’avvio dei lavori per la realizzazione, della nuova Casa di Comunità Hub che arricchirà l’offerta sanitaria. Il trasferimento è assolutamente momentaneo e contestuale ai lavori. Si continua altresì con la ricerca di una soluzione logistica temporanea anche a Bronte. Con l’ultimazione dei lavori e l’avvio della nuova struttura tutti gli ambulatori saranno ripristinati nella nuova struttura».
«Noi – ha aggiunto il vice sindaco Salvatore Pizzuto – siamo certi che a Bronte ci sono tantissimi locali da poter utilizzare. Ci sono di sicuro in ospedale, dove alcuni servizi sono stati trasferiti, e ci sono in diversi edifici privati. All’Asp abbiamo anche suggerito di effettuare i lavori prima un piano dell’edificio e poi nell’altro, utilizzando le zone che non sono cantiere per continuare i servizi del Pta. Anche questa mattina inoltre, insieme con il dott. Fabio Reale dell’Asp, abbiamo visionato altri possibili locali. Siamo comunque pronti a riunirci con l’Asp per affrontare il problema. Per questo diciamo con fermezza che ci opporremo a qualsiasi decisione di trasferimento in altri paesi. Gli ambulatori offrono un servizio a Bronte ed in questa città devono rimanere. Scelga l’Asp quali locali utilizzare, ma di certo noi non avvalleremo mai che uno solo degli ambulatori si muova da Bronte, anche se fosse per un solo giorno». Fonte “La Sicilia” del 19-07-2024