La notizia è di quelle che fanno imprecare tutti coloro che pagano regolarmente imposte e contributi. Il Comune sta inviando un enorme quantitativo di cartelle, con tanto di avviso di mora, per il mancato pagamento del canone idrico e fognario dell’anno 2022. Tutti però sanno bene che esiste la certezza che tante di queste bollette arriveranno a utenti che hanno già pagato. E non si tratta di pochi casi, come spesso accade, ma probabilmente di centinaia se non migliaia di utenti, visto che il Comune ha incassato 300mila euro, ma non è in grado di risalire agli autori dei pagamenti, che così risultano morosi. Lo spiega benissimo un avviso rivolto ai cittadini da parte della Commissione straordinaria composta dal viceprefetto Alfonsa Caliò, il viceprefetto aggiunto Cosimo Gambadauro ed il funzionario economico finanziario Isabella Giusto. «Nelle prossime settimane – si legge nell’avviso – verranno recapitati gli avvisi di mora per i mancati pagamenti del canone idrico e fognario relativi all’annualità 2022. Purtroppo, da una attenta disamina delle procedure è emerso che circa 300mila euro sono stati incassati dall’Ente, ma non sono stati agganciati ai singoli utenti. Pertanto, certamente, un certo numero di contribuenti sarà destinatario di avvisi di mora per l’annualità 2022 pur avendo regolarmente pagato quanto dovuto. La Commissione ha impartito le necessarie direttive per minimizzare il disagio». Tutti a cercare, quindi, le ricevute del pagamento del canone idrico del 2022, che per legge vanno conservate. Dovranno essere per mostrate agli uffici nell’eventualità dovesse arrivare l’avviso. Chi le ha smarrite e non riesce a provate l’avvenuto pagamento, purtroppo sarà costretto a pagare nuovamente.
Come può accadere che non si possa risalire all’autore di un pagamento? Ma non solo. Il problema è sorto quest’anno o le difficoltà degli Uffici sono croniche? E se così fosse, come è stato affrontato il problema negli anni precedenti? Interrogativi che chi sarà costretto a dimostrare l’avvenuto pagamento ovviamente si pone, chiedendo la verità e pretendendo da chi amministra e gestisce gli Uffici una migliore organizzazione, onde evitare disagi così sgradevoli. «Purtroppo – spiega Giusto – abbiamo trovato questa criticità cui non è stato possibile correre immediatamente ai ripari. Gli avvisi di mora vanno inviati, altrimenti si rischia la prescrizione. Stiamo lavorando affinché l’anno prossimo tutto questo non si ripeta». E si vocifera, infatti, di una convenzione tra il Comune e Poste Spa che dovrebbe risolvere il problema, legando in maniera inequivocabile i pagamenti ai contribuenti. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 27-07-2024