Ormai è quasi una consuetudine, quella di appiccare il fuoco nelle zone di Randazzo poste ai piedi dell’Etna, e ogni anno, puntualmente, nel mese di agosto si verificano gli incendi che servono a ripulire il terreno per la crescita di nuovi pascoli. Una procedura testata da anni, ma che diventa ogni anno più pericolosa, visto l’innalzarsi delle temperature e i gravi problemi di siccità. Proprio ieri, in alcune zone di Roma e del Lazio, molte persone sono state evacuate per gli incendi e diverse abitazioni sono state lambite dalle fiamme. Per questo sarebbe necessario intensificare i controlli (anche dopo gli incendi, applicando la legge che vieta fruizione e pascolo per alcuni anni), e inasprire le pene per chi non rispetta la legge. Purtroppo si parla, si parla, ma alla fine non si fa nulla, e ogni anno la lotta tra l’uomo è il fuoco diventa sempre più impari e pericolosa.
Ieri l’incendio è partito dalle zone basse, adiacenti contrada Sciarone, con diversi punti fuoco a distanza, per poi salire superando anche la strada Quota Mille, sul posto diverse squadre della Forestale, i vigili del fuoco di Randazzo e Maletto con diverse autobotti e volontari. L’incendio ha richiesto diversi lanci degli elicotteri della Forestale e della Marina, e i lanci di un canadair. Fino a tarda sera le fiamme si sono propagate, per fortuna senza danni a persone, e nella mattinata di oggi è stato completamente circoscritto. Oggi un altro grosso incendio sta interessando le zona di Linguaglossa, Francavilla e Castiglione, con diversi punti fuoco lungo il fronte.