Consegna al lettore segreti artistici e storici di Randazzo. Lo accompagna, ancora una volta, lungo la conoscenza delle opere d’arte e dei relativi creatori. Don Santino Spartà con “Artisti a Randazzo” (La Voce dell’Jonio Editrice) divulga ciò che rende la sua cittadina di origine un perenne serbatoio di cultura. Il diciottesimo libro, ad essa dedicato, propone dettagli e particolari emersi dallo studio critico dell’autore su pittura, scultura e architettura. Sebbene sia romano d’adozione, don Spartà non lenisce la sua voglia di sapere e, successivamente, divulgare informazioni sulla località siciliana in cui è nato. Nel corso degli anni le ha rivolto la sua attenzione in modo costante, fra i suoi scritti di diverso argomento. Cinquantaquattro in tutto i libri pubblicati. Stile diretto e certezza dei dati caratterizzano il testo in questione. Lo scrittore comunica a chi legge la modalità con cui trae le sue conclusioni. Non ci sono segreti né misteri. “Non mi occupo di leggende che hanno lusingato l’uomo del passato”, dichiara apertamente nelle pagine del testo. Le sue considerazioni nascono dalla ricerca delle fonti. Retaggio della sua formazione giornalistica. Ha collaborato per anni con la Radio Vaticana e con il settimanale Oggi. In qualche caso, prende anche le distanze dai predecessori. “Pur con rispetto non mi sento di armonizzarmi con il citato studioso per le seguenti differenze”, si legge in alcuni passi. La bibliografia riporta quanto è stato già diffuso da altri. Il contributo innovativo è la sua indagine. Si esprime in base alla conoscenza diretta dei manufatti e su quanto può verificare.
“Nella impossibilità di elencare tutte le opere, mi fermo su alcune”, riferisce al lettore. Con lui ha un dialogo diretto. Lo immagina con la sua stessa fame di sapere. Intende soddisfarne curiosità ed interrogativi. In questa direzione riporta la storia del monumento preso in esame dalle origini all’attualità, per renderne più agevole il viaggio verso la sua esplorazione. Ne presenta la mano creatrice, dal punto di vista cronologico e stilistico. Le spiegazioni etimologiche dei nomi dei siti e le traduzioni delle epigrafi annesse alle opere ricalcano la sua formazione letteraria. È dottore in Teologia e Lettere. L’arte sacra la sua passione. Nutrimento costante della sua mente, prossima ai novantuno anni. “Il suo stile tralascia il capriccio secentesco e una certa eloquenza del Cinquecento. L’anatomia dei Crocifissi risulta precisa senza l’esasperazione del vero”, comunica al lettore in riferimento ad un artista ed al suo modo di esprimersi. Come in un racconto realista. Perché è il racconto dell’arte che emerge dal suo libro. Per ogni estate trascorsa a Randazzo, un ulteriore contributo. Un libro che ne accompagni la divulgazione dei suoi aspetti peculiari oltre i limiti territoriali e temporali. Aspetti che, nascendo dall’arte, manifestazione immediata ed evidente di essi, confluiscono a ritroso nel mondo delle tradizioni e dell’antropologia. Rita Messina Fonte “La Sicilia” del 19 agosto 2024;